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lunedì 23 Settembre 2024

La sostenibilità al Salone del mobile 2022

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Per la prima volta la sostenibilità è davvero protagonista al Salone del Mobile 2022, a indicare la strada per il design del futuro.

Se c’è un filo conduttore individuabile tra i quasi 2200 espositori che hanno animato la 60esima edizione del Salone del Mobile 2022 è la sostenibilità. Nonostante l’impatto della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, la design week ha attirato 262mila persone in Fiera e 400mila in città da 173 paesi. Tra grandi nomi convertitisi al green e nuovi designer desiderosi di dimostrare che bellezza e sostenibilità possono andare di pari passo, la fiera più importante del settore in Europa ha fotografato il presente e soprattutto il futuro dell’arredamento.

Un bilancio sostenibile per il Salone del Mobile 2022

Non è la prima edizione del Salone in cui l’ecologia figura tra i temi principali. Ma è forse la prima in cui ai grandi proclami ha risposto un impegno concreto e diffuso e non soltanto qualche operazione di greenwashing. Forse le grandi aziende hanno compreso che produrre, lavorare e distribuire arredi in maniera sostenibile non è soltanto una questione etica ma anche economica. È ormai assodato, infatti, che un tale asset, oltre a far risparmiare lungo la supply chain, rappresenta un fattore strategico di crescita.

Via libera allora all’impiego di materiali sostenibili come i derivati del legno o persino il micelio e all’utilizzo di plastica riciclata. Ma soprattutto a un’impostazione circolare dei propri processi, basata sul recupero, sul riciclo, sul disassemblamento e ovviamente sui bassi consumi energetici. Scelte significative in un’epoca di incertezze economiche e sociali, tra lo spettro della guerra, l’aumento del costo dell’energia e la scarsità delle materie prime. Temi affrontati anche nei numerosi talk che hanno dato voce a designer, architetti e altri attori chiamati a dire la loro sulle nuove tendenze del settore.

Ma al Salone del Mobile 2022 l’ecologia è stata un faro anche per gli organizzatori. Quest’ultimi si sono impegnati nell’importante compito di dimostrare che è possibile dare vita a grandi manifestazioni senza impattare eccessivamente sull’ambiente. Il Salone ha infatti chiesto alle Nazioni Unite di aderire al Global Compact, cui tra l’altro già aderisce FederlegnoArredo.

La società cambia: dopo la pandemia le persone chiedono sostenibilità, anche in casa, e il legnoarredo deve farsi trovare preparato. «Non si tratta di una tendenza passeggera, ma di una trasformazione strutturale», ha dichiarato il Presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin. «I risultati premiano gli sforzi delle nostre aziende, che rappresentano nel mondo quel Made in Italy che ambisce a diventare leader della green economy, ridisegnando anche il futuro dell’abitare».

Design with nature e SaloneSatellite

Al rapporto tra spazi abitabili e natura è stata dedicata “Design with nature”, installazione progettata da Mario Cucinella per celebrare i 60 anni del Salone. Collocata nei 1400 metri quadri del padiglione 15 di S.Project, ha dimostrato che arredare e vivere in armonia con la natura è possibile, concretizzando i 3 slogan “urgenza della transizione ecologica”, “casa come primo tassello urbano” e “città come miniera”.

Un’installazione attraversabile e “vivibile” dai visitatori proprio come se si trattasse di un ambiente reale. Una casa privata e allo stesso tempo comune e una città “riserva” del futuro, in cui trovare materiali e strumenti per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Design with nature rappresenta perciò un nuovo modello di urbanistica e di società, sostenibili e ibride. Lo spazio era infatti contraddistinto da linee sinuose, materiali naturali e/o riciclati, ambienti raccolti eppure parte di una dimensione collettiva, in cui isolarsi o incontrare gli altri.

Altrettanto incentrato su sostenibilità ambientale e sociale è stato il SaloneSatellite, dedicato agli under 35 e dunque spazio creativo e innovativo per eccellenza. Giunto alla 23esima edizione, ha permesso a 600 designer di misurarsi sul tema “Designing for our future selves / Progettare per i nostri domani”, incentrato proprio sulla sostenibilità. Ne sono emersi progetti inclusivi rispetto a diverse fasce d’età e abilità, aperti e pensati per durare a lungo: una cittadella del design del futuro.

La sostenibilità conviene

Il SaloneSatellite è un format ideato anche per mettere in contatto i giovani talenti con le aziende espositrici, che si stanno dando un’impronta sempre più sostenibile per tre motivi:

  • etico, perché le aziende devono convertire la loro attività per contribuire all’inversione del cambiamento climatico e alla creazione di una società più equa
  • economico, perché comportarsi in maniera sostenibile permette di risparmiare da ogni punto di vista (materie prime, processi, consumi energetici, smaltimento…)
  • strategico, perché la sostenibilità è una delle maggiori leve di crescita oggi. Basti pensare che le aziende del settore con certificazioni ambientali hanno visto crescere maggiormente il loro fatturato e il numero di impiegati rispetto alle altre.

Il legno-arredo può già servirsi degli strumenti e dei principi dell’ecodesign e della bioarchitettura per progettare ambienti rispettosi del pianeta e delle persone. L’ecodesign, in particolare, introdotto in UE dalla Direttiva 2009/125/CE, costituisce una procedura standardizzata a livello internazionale secondo le norme ISO 14040 e 14044. Alla sua base c’è l’LCA (Life Cycle Assessment), una metodologia utile a prevedere l’impatto ambientale di un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita e che permette perciò di progettare con più consapevolezza.

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