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giovedì 21 Novembre 2024

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Il sughero è il materiale sostenibile del futuro

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Tra i materiali sostenibili che alimentano l’ecodesign non può mancare il sughero, ecologico, versatile e resistente.

Il sughero non è utilizzato soltanto per i tappi del vino, anzi, è tra i materiali più promettenti nell’ambito dell’ecodesign di interni e della bioedilizia. Si tratta infatti di un materiale impermeabile, isolante, galleggiante, durevole e resistente al fuoco, ma anche facile da trasformare e ovviamente naturale. Esistono innumerevoli modi di utilizzarlo in casa, dalla struttura ai complementi d’arredo, con il grande vantaggio di avere a disposizione un materiale ecologico ed esteticamente rifinito contemporaneamente.

A differenza della maggior parte dei materiali da costruzione, il sughero è completamente biodegradabile. Si decompone senza rilasciare tossine nell’ambiente e può essere riutilizzato e riciclato. Inoltre la sua modalità di estrazione è sostenibile, perché non danneggia in alcun modo la pianta, le lascia il tempo di riformare la corteccia e, anzi, è autorigenerante. Impariamo a conoscerlo e a utilizzarlo.

Da dove arriva il sughero?

Il sughero non è altro che uno strato della corteccia della quercia da sughero (Quercus suber), fonte primaria della maggior parte dei prodotti fabbricati con questo materiale. Se quasi ogni albero ha uno strato esterno di corteccia di sughero, la quercia da sughero ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo e l’estrazione del materiale. Si tratta infatti di un albero diffuso sulle coste del Mediterraneo che si è evoluto per proteggersi dalle dure condizioni delle foreste, che subiscono frequenti siccità, incendi boschivi e sbalzi di temperatura.

Il sughero è in particolare costituito da cellule resistenti all’acqua che separano la corteccia esterna dalla delicata corteccia interna e ha un insieme unico di proprietà che non si trovano in nessun altro materiale esistente in natura. È leggero, imputrescibile, resistente al fuoco, resistente alle termiti, impermeabile a gas e liquidi, morbido e galleggiante. Sono proprio queste proprietà che lo rendono ideale per tappare bottiglie di vino, ovvero l’utilizzo quasi esclusivo che se ne è fatto prima di accorgersi della sua versatilità. Ma come si ottiene e come si trasforma in prodotti di consumo?

Come si estrae il sughero?

Il processo di formazione ed estrazione del sughero è tutt’altro che rapido. Una quercia da sughero deve infatti avere almeno 25 anni prima che la sua corteccia possa essere raccolta. E il suo sughero può essere rimosso ogni 8-14 anni, il tempo necessario per la rigenerazione degli strati superficiali dell’albero. La rimozione avviene in genere nei mesi di giugno, luglio e agosto, utilizzando un’accetta a manico lungo per tagliare sezioni dalla corteccia. Queste sezioni son quindi staccate dall’albero evitando il danneggiamento dello strato interno della corteccia, che altrimenti rischia di non ricrescere, e naturalmente dell’albero stesso. Le lastre ottenute vengono bollite perché lo strato esterno ruvido della corteccia possa essere strappato via più facilmente.

Per cosa si utilizza in casa?

Nel caso dei tappi di bottiglia, l’utilizzo più diffuso, le lastre di sughero ottenute vengono forate per ricavarne una sezione della forma corrispondente a quella desiderata. Il sughero di scarto è poi macinato, modellato in grandi blocchi e cotto nei forni per realizzare altri prodotti, come pavimenti in piastrelle e bacheche di sughero. Ma oggi gli usi del materiale sono molto più ampi e coprono diversi settori. In Portogallo, per esempio, il maggiore esportatore di sughero, declinato in molteplici usi, dalla moda all’arredamento ai giocattoli. Borse, ombrelli e portafogli, stoviglie, ciotole e vassoi, con aggiunte in vetro o metallo, ma anche bambole e custodie, vasi, portapenne e coperchi.

Ultimamente si sta diffondendo sempre di più anche l’impiego del sughero nell’ecodesign di interni, non solo per complementi d’arredo ma anche per mobili veri e propri. Il sughero si presta infatti a un design molto moderno e contemporaneamente caldo e accogliente, il che lo rende un’aggiunta molto gradita a una casa dotata di uno stile coerente con la sua estetica. Esistono pouf, tavolini, scaffali, lampade, sedie e comodini.

Per non parlare dell’utilizzo del sughero come isolante termico e acustico. È ideale sia per essere lasciato a vista, sotto forma di pannelli sulle pareti o di rivestimenti completi, sia per essere utilizzato nello strato isolante di un cappotto edilizio. Ha infatti ottime proprietà termo-igrometriche, è traspirabile e anallergico e poi è ignifugo. Migliora insomma il comfort ambientale e la sicurezza in casa garantendo una lunga durata nel tempo.

Come se non bastasse, il sughero ha una “memoria elastica” che gli consente di adattarsi alle variazioni di temperatura e pressione. A causa della miscela gassosa tra ogni cella, può essere compresso fino a circa metà del suo spessore e successivamente decompresso. Ecco perché le soluzioni di pavimenti in sughero sono molto confortevoli.

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