Privacy e Blockchain: convivenza o divorzio?
IL GDPR 679/2016 nasce con l’obiettivo di restituire alle persone il “potere” sui propri dati personali.
Sembra abbastanza intuitivo fare un parallelismo con l’applicazione della tecnologia blockchain che basa la propria “filosofia” proprio sul controllo dei dati.
Ma c’è un gap di fondo tra i due soggetti: il GDPR prevede, sostanzialmente, il diritto alla cancellazione o modifica del dato, mentre la blockchain garantisce l’immodificabilità del dato stesso.
Ecco che allora arriva una “mediazione” tra i due coniugi: sono stati sviluppati sistemi di blockchain che scompongono in dato, ad esempio la stringa che certifica l’avvenuta transazione, dall’identità di chi l’ha fatta.
Questo permette di tutelare lo scambio e, al contempo la privacy di chi l’ha fatto. Matrimonio no, ma convivenza tra GDPR e Blockchain sì!