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mercoledì 22 Gennaio 2025

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Caro bollette: l’inflazione mette a rischio il benessere delle famiglie italiane

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Nel 2025 spesa energetica alle stelle, crescono incertezza e povertà energetica

L’inizio del nuovo anno porta con sé uno scenario preoccupante per le famiglie italiane: i costi dell’energia e del gas sono in forte aumento, secondo le stime della nuova edizione di RADAR SWG . Il prezzo del gas potrebbe superare i 50 euro per megawattora, influenzando anche l’energia elettrica. La spesa media annua per una famiglia tipo è destinata a superare i 1.500 euro per l’elettricità e i 1.800 euro per il gas, con incrementi rispettivamente di 300 e 400 euro rispetto al 2024.

Le famiglie italiane sotto pressione
Le difficoltà economiche si stanno facendo sentire in modo crescente. Secondo i dati raccolti, oltre il 40% delle famiglie sta incontrando notevoli problemi nel far fronte alle bollette, con picchi superiori al 60% nel Sud Italia, dove il divario economico rispetto ad altre aree del Paese si sta ulteriormente allargando. La situazione è aggravata da una pressione inflazionistica che continua a ridurre il potere d’acquisto, costringendo molte famiglie a rivedere drasticamente le proprie abitudini di consumo.

Povertà energetica: un rischio sempre più concreto
La povertà energetica, definita dall’incapacità di sostenere i costi per soddisfare i bisogni energetici essenziali, è ormai una realtà per il 20% delle famiglie italiane. La combinazione di prezzi elevati e stagnazione dei redditi sta alimentando una crisi che non riguarda solo il comfort domestico, ma anche la salute e il benessere generale. Gli esperti avvertono che senza interventi strutturali questa percentuale potrebbe crescere, coinvolgendo sempre più nuclei familiari già in difficoltà.

Verso un’indipendenza energetica nazionale
Di fronte a una crisi che appare tutt’altro che transitoria, diventa essenziale adottare una strategia di lungo periodo. Investire in rinnovabili, nucleare e gas naturale potrebbe rappresentare la chiave per garantire una maggiore indipendenza energetica e contenere i costi per i consumatori. Intanto, il 20% delle famiglie si dichiara pronto a cambiare fornitore, anche a fronte di risparmi minimi, segnale di una crescente attenzione alle dinamiche del mercato. Tuttavia, senza una visione strategica e investimenti significativi, il 2025 rischia di essere un anno segnato da ulteriori rincari e crescenti disuguaglianze.

Redazione Agire
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