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giovedì 21 Novembre 2024

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La Doppia Piramide che connette alimentazione, salute e clima

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L’approccio One Health e la Doppia Piramide dimostrano che la salute dell’uomo è connessa a quella degli animali e dell’ambiente.

Adottando una dieta varia ed equilibrata possiamo promuovere la nostra salute riducendo contemporaneamente la nostra impronta di carbonio e il nostro impatto ambientale. È l’approccio One Health, che nel settore alimentare è ben esemplificato dalla Doppia Piramide: piramide della salute e del clima.

Cos’è One Health?

One Health è un approccio integrato alla salute che considera l’interrelazione tra persone, animali ed ecosistemi. Riconosce perciò che la salute degli esseri umani, quella degli animali domestici e selvatici e quella delle piante e dell’ambiente in generale sono strettamente collegate e interdipendenti. Questa visione, promossa dalla FAO, influisce anche e soprattutto sull’impostazione del nostro sistema agroalimentare, coinvolgendo una vasta gamma di settori: agricoltura sostenibile, cura degli animali, delle piante, delle foreste e delle acque, sicurezza alimentare, resistenza antimicrobica, nutrizione e non solo.

Garantire un approccio One Health è dunque essenziale in ottica sostenibile, proprio per anticipare, prevenire, rilevare e controllare le malattie che si diffondono tra gli animali e le persone, per garantire la sicurezza alimentare e prevenire le minacce per la salute umana e animale legate all’ambiente. Ed è indispensabile perciò anche per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030 e in particolare quelli relativi a sicurezza alimentare e salute.

È fondamentale a tal proposito la collaborazione tra le istituzioni che presiedono ognuno di questi settori: FAO, UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e WOAH (Organizzazione mondiale per la salute animale). La FAO si concentra sull’eliminazione della fame, sulla promozione della sicurezza alimentare, della sicurezza alimentare e di diete sane, prevenendo e controllando le malattie transfrontaliere, le zoonosi e la resistenza antimicrobica, per proteggere i mezzi di sussistenza degli agricoltori dagli impatti delle malattie delle piante e degli animali e per aumentare la sostenibilità e la resilienza dell’industria agroalimentare sistemi.

La Doppia Piramide della salute e del clima

Nell’era dell’approccio One Health anche la piramide alimentare deve essere aggiornata. Da questa necessità e dalle recenti evidenze nel campo dell’alimentazione, della salute e dell’ambiente nasce la Doppia Piramide ideata da Fondazione Barilla in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Si tratta infatti di un modello che mira a favorire l’adozione di abitudini alimentari salutari sia per l’uomo e che per il pianeta, riducendo il loro impatto sull’ambiente.

Le piramidi sono dunque due e integrate. La piramide della salute suddivide gli alimenti in 18 gruppi su sette livelli, in base alla frequenza di consumo raccomandata.

  1. Alla base, gli alimenti che dovrebbero essere consumati più spesso (almeno due porzioni giornaliere): frutta, verdura e cereali integrali, alimenti associati a una maggiore protezione dalle malattie cardiovascolari e dalle minacce alla salute in generale
  2. seguono frutta secca e semi, oli vegetali non tropicali, cereali raffinati a basso indice glicemico, yogurt e altri latticini fermentati (una porzione al giorno)
  3. poi legumi e pesce, le fonti preferite di proteine (tre o quattro porzioni a settimana)
  4. pollame, uova, latte e formaggio (non più di tre porzioni a settimana)
  5. lo step successivo comprende cereali raffinati ad alto indice glicemico (non più di due porzioni a settimana)
  6. Carni rosse, grassi animali e oli tropicali, dolci e prodotti da forno. Il loro consumo è associato a un rischio notevolmente aumentato di malattie cardiovascolari, perciò andrebbero consumati non più di una volta alla settimana
  7. Per finire, le carni lavorate, che dovrebbero essere consumate solo occasionalmente perché associate a un alto rischio di malattie cardiovascolari e altre malattie croniche

La piramide climatica, rovesciata, mostra invece come i prodotti di origine animale contribuiscano maggiormente al cambiamento climatico, rispetto ai prodotti di origine vegetale. L’ordinamento si basa sul database del progetto Su-Eatable Life, che ha classificato i vari alimenti in base alla loro impronta di carbonio. Dall’accostamento tra le due piramidi emerge in modo evidente come gli alimenti che dovrebbero essere consumati più spesso per mantenerci in salute generalmente siano anche quelli che impattano meno sull’ambiente e sul clima.

A ogni cultura alimentare la sua Piramide

Il cambiamento climatico e l’interrelazione tra salute umana, animale e ambientale sono questioni globali. Sarebbe perciò riduttivo adottare esclusivamente una prospettiva eurocentrica. Nel report “One Health: un nuovo approccio al cibo – La Doppia Piramide per connettere cultura alimentare, salute e clima” Fondazione Barilla ha perciò adattato la Doppia Piramide a diverse culture alimentari, per favorire una maggiore consapevolezza di diete sane e sostenibili in diverse aree geografiche, a seconda delle materie prime a disposizione e delle tradizioni culinarie e alimentari:

  • Paesi nordici e Canada
  • Stati Uniti
  • Asia del sud
  • Asia orientale
  • Africa
  • America Latina
  • Paesi mediterranei

A ogni Doppia Piramide è stata abbinata una ricetta esemplificativa, con l’intento di celebrare il valore della diversità globale. Ogni ricetta combina infatti alimenti per una dieta sana, alimenti a basso impatto sul clima in termini di emissioni di CO2 e alimenti rappresentativi di una specifica regione geografica, cultura e tradizione.

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