Approvata in Piemonte la riforma urbanistica per il recupero dei sottotetti esistenti e le “variazioni essenziali” nei progetti edilizi: una nuova normativa per sbloccare migliaia di pratiche, rispettando le indicazioni della Corte Costituzionale e favorendo il riuso edilizio sostenibile.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una modifica alla legge urbanistica regionale 7/2022, che introduce nuove disposizioni per il recupero dei sottotetti e il riuso edilizio. La riforma, avanzata dall’assessore all’Urbanistica Marco Gallo, risponde ai rilievi della Corte Costituzionale, che in una sentenza di luglio aveva dichiarato illegittime alcune norme, bloccando circa 4.000 pratiche edilizie in tutta la regione.
Il provvedimento include modifiche agli articoli 1 e 2 della normativa. Le modifiche all’articolo 1, riguardanti le cosiddette “variazioni essenziali” – ovvero le difformità rilevanti rispetto ai progetti edilizi originari – sono finalizzate a reintrodurre la normativa di competenza regionale, rispettando i rilievi della Corte.
L’articolo 2, invece, mira a reintrodurre nell’ordinamento regionale parte della normativa antecedente alla legge Marin, con adeguamenti che consentono il recupero dei sottotetti esistenti, sempre nel rispetto di una pianificazione urbanistica corretta.
La nuova legge consente il recupero dei sottotetti costruiti entro il 31 dicembre 2023, favorendo la riqualificazione senza ulteriore consumo di suolo, mentre per quelli realizzati dal 1 gennaio 2024 il recupero dovrà rispettare le direttive dei piani regolatori comunali. “Questa legge permette di sbloccare migliaia di progetti e riporta operatività al comparto edilizio piemontese, allineandosi alle indicazioni della Consulta,” ha dichiarato Gallo.
Il disegno di legge, che modifica le leggi regionali n. 19, n. 56 e n. 16, è stato approvato a maggioranza dalle commissioni Urbanistica e Bilancio in sede legislativa.