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venerdì 27 Dicembre 2024

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Il riuso adattivo degli edifici come soluzione per un futuro più sostenibile

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In un mondo che cerca soluzioni per decarbonizzare il settore edilizio, il nuovo report del Buildings Performance Institute Europe (BPIE), propone un cambio di paradigma.

In un mondo che cerca soluzioni per decarbonizzare il settore edilizio, il nuovo report del Buildings Performance Institute Europe (BPIE), intitolato “Prioritising Existing Buildings for People and Climate”, propone un cambio di paradigma. La strategia si concentra sul concetto di Building Sufficiency, che sposta l’attenzione dal costruire nuovi edifici efficienti al riuso adattivo di quelli esistenti. Questo approccio mira a ridurre una domanda considerata superflua di nuovi edifici, anche se a emissioni zero, favorendo invece un utilizzo più intelligente e sostenibile delle risorse già presenti.

Efficienza e sufficiency: due strade complementari per la decarbonizzazione

Lo studio di BPIE evidenzia due approcci fondamentali per ridurre l’impatto del settore edilizio: da un lato, l’efficienza, che punta a miglioramenti tecnologici incrementali per ottimizzare l’uso di risorse e energia; dall’altro, la sufficiency, che mira a prevenire la domanda superflua di beni e servizi, limitandone l’uso in termini assoluti. Quest’ultima si concentra sul riutilizzo adattivo degli edifici esistenti e sulla pianificazione urbanistica per ridurre l’esigenza di nuove costruzioni, contribuendo a mantenere una traiettoria allineata con gli obiettivi di neutralità climatica.

Tre pilastri per un settore edilizio sostenibile

Il report descrive tre approcci complementari per la decarbonizzazione del settore:

  1. Sufficiency: riduce le cause dell’impatto ambientale limitando la domanda di energia e materiali lungo l’intero ciclo di vita degli edifici.
  2. Efficienza: affronta i sintomi dell’impatto ambientale ottimizzando l’uso di risorse grazie a tecnologie avanzate, economia circolare e edifici a zero emissioni.
  3. Energie rinnovabili: riducono le conseguenze dell’impatto ambientale abbassando l’intensità di carbonio dell’energia utilizzata, accelerando il phase-out dei combustibili fossili.

Verso una sufficiency edilizia integrata

La Building Sufficiency rappresenta un approccio olistico che combina gestione del territorio, pianificazione urbana e uso efficiente degli spazi per ridurre i consumi in termini assoluti. Non si tratta solo di migliorare l’efficienza delle attività esistenti, ma di ripensarle alla radice, intervenendo sulla domanda e prevenendo sprechi strutturali.

Per garantire risultati concreti e duraturi, questo modello richiede un’applicazione a livello di governance. È necessario integrare il concetto di sufficiency nei quadri politici e normativi, rimuovendo le barriere che ne ostacolano la piena realizzazione. Secondo il report del BPIE, questa trasformazione rappresenta un’opportunità unica per ridefinire il concetto di abitare. Non si tratta solo di costruire nuovi edifici o di affrontare la povertà energetica, ma di ampliare la prospettiva per includere aspetti fondamentali come accessibilità, inclusività, qualità e sostenibilità complessiva degli alloggi. Un futuro più sostenibile non è solo possibile, ma necessario.

Redazione Agire
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