Il V° Rapporto ENEA rileva un miglioramento significativo per il patrimonio edilizio italiano
Negli ultimi anni, l’efficienza energetica degli edifici in Italia ha mostrato un progresso tangibile, con meno della metà delle abitazioni classificate nelle meno efficienti classi energetiche F e G. Questo è quanto emerge dal V° Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, curato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI).
Il rapporto fornisce una panoramica dettagliata dello stato del patrimonio immobiliare nazionale, evidenziando non solo i progressi già compiuti, ma anche le sfide future in termini di efficienza energetica.
In un contesto caratterizzato dalle sfide della transizione energetica e della decarbonizzazione, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) assume un ruolo centrale nella diffusione di una cultura energetica più consapevole, incoraggiando comportamenti virtuosi e investimenti mirati a migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità.
La svolta verso edifici più efficienti
La riduzione degli edifici in classe F e G è uno dei segnali di un cambiamento positivo, supportato anche dalle normative europee. In particolare, la nuova Direttiva EPBD IV, conosciuta come “Case Green”, ha stabilito obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare l’uso delle energie rinnovabili.
Queste misure mirano alla decarbonizzazione del settore edilizio entro il 2050, spingendo per la riqualificazione degli edifici esistenti e la promozione di edifici a zero emissioni. La Direttiva rappresenta una guida essenziale per i futuri interventi di riqualificazione energetica.
Il passaporto dell’immobile e le nuove prospettive di riqualificazione
Il rapporto introduce anche il Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici, che permette a cittadini e amministrazioni di pianificare interventi di efficientamento tramite il “Passaporto dell’immobile”.
Questo strumento digitale valuta le prestazioni energetiche degli edifici e suggerisce interventi mirati, contribuendo alla creazione di un registro digitale delle ristrutturazioni. Grazie a questi strumenti, il patrimonio edilizio italiano si avvicina sempre più agli standard europei in materia di sostenibilità e risparmio energetico.