-Sponsorizzato -
giovedì 21 Novembre 2024

Per invio comunicati stampa: press@agire.info

Come pulire i pannelli fotovoltaici?

- Advertisement -spot_imgspot_img

Pulire i pannelli solari e fotovoltaici esposti alle intemperie è fondamentale, almeno finché non diventeranno auto-pulenti.

I pannelli solari sono costantemente esposti alle condizioni atmosferiche, dalla luce e dal calore del sole alla pioggia e al vento alla polvere. La pulizia è perciò una parte essenziale della manutenzione di un impianto fotovoltaico o solare e garantisce di ottenere il massimo dall’investimento fatto. Può essere effettuata da tecnici professionisti o dagli stessi proprietari, ma esistono ormai anche soluzioni che rendono autonomi i pannelli nella pulizia. Un team di scienziati pakistani, per esempio, ha sviluppato un sistema per mantenerli puliti più a lungo riducendo la loro temperatura.

Come si puliscono i pannelli solari?

Sebbene non esista una regola fissa per quanto riguarda la frequenza delle pulizie, l’indicazione generale è almeno due volte l’anno. Diversi fattori come la posizione, le condizioni meteorologiche e il tipo di pannelli possono influire sulla frequenza con cui si ritrovano con sporcizia e detriti. Ad esempio, se si vive in ​​una regione siccitosa potrebbe essere necessario pulire i pannelli più frequentemente a causa dell’accumulo di sabbia e polvere. Se invece si vive in ​​una regione con piogge o nevicate frequenti, i pannelli potrebbero non aver bisogno di altrettante attenzioni a causa del naturale effetto purificante dell’acqua, a meno che l’acqua non contenga molta polvere o particelle inquinanti.

Come accennato, è importante considerare anche il tipo di pannelli installati. Se hanno qualche anno alle spalle potrebbero richiedere una pulizia più frequente a causa dell’accumulo di sporco e detriti nelle scanalature o sulla struttura. I pannelli nuovi e lisci sono invece più facili da pulire e potrebbero richiedere una pulizia meno frequente. In ogni caso, è consigliabile ricorrere all’aiuto di un professionista.

Pulizia fai-da-te

Chi volesse intervenire da solo deve innanzitutto dotarsi dell’attrezzatura di sicurezza adeguata, come un imbrago. A livello di detergenti, la scelta migliore per la pulizia è una combinazione di acqua e sapone neutro o una soluzione detergente specificatamente progettata per i pannelli fotovoltaici. La soluzione può essere applicata con un panno morbido o una spazzola a setole morbide per rimuovere delicatamente lo sporco ostinato o i detriti senza danneggiare la superficie dei pannelli. Per rimuovere i residui di detergente basta risciacquare con acqua e poi asciugare con un panno pulito e morbido.

Quando si puliscono i pannelli solari è importante evitare alcune pratiche che possono danneggiarli o ridurne l’efficienza:

  • non utilizzare materiali o prodotti chimici abrasivi. Graffi o danni ai pannelli possono ridurre la loro capacità di assorbire la luce solare e generare elettricità. È importante perciò evitare l’uso di materiali abrasivi, come spugnette o spazzole metalliche, e prodotti chimici aggressivi che possono danneggiare i pannelli
  • non pulire i pannelli in una giornata soleggiata. Pulire i pannelli quando sono caldi può far evaporare troppo rapidamente la soluzione detergente, lasciando strisce o residui sui pannelli. L’ideale è pulire i pannelli in una giornata nuvolosa o farli asciugare all’ombra
  • non utilizzare acqua ad alta pressione, che può causare danni ai pannelli, alle guarnizioni e ai componenti elettrici
  • non camminare sui pannelli, per evitare danni e una riduzione della loro efficienza

Dal Pakistan arrivano pannelli solari autopulenti

Ma perché perdere tempo a pulire i pannelli se possono autopulirsi? Il sistema sviluppato dal team di scienziati della NUST di Islamabad, coordinato da Adeel Waqas, può essere integrato in tutte le tipologie di pannelli ed è autonomo grazie a un microcontrollore. È costituito da una barra d’acciaio di 76,2 centimetri installata sul bordo superiore del pannello e dotata di 8 ugelli a 14 centimetri di distanza l’uno dall’altro. L’acqua che fuoriesce a 0,49 L/m lava il pannello in modo uniforme e viene poi raccolta e filtrata. L’85% viene recuperato e può essere riutilizzato.

L’acqua non ha però il solo scopo di mantenere puliti i pannelli. Raffredda anche ogni modulo dello 0,8%, il che corrisponde a un consistente risparmio energetico e a un aumento dell’efficienza dell’impianto. Il sistema entra in funzione per 5 minuti al giorno e ripristina fino all’80% della potenza persa a causa della sporcizia.

Sono già stati effettuati dei test per verificare l’effettiva efficacia del sistema pulente, su pannelli a 3 inclinazioni diverse: 23, 33 e 43 gradi. Il monitoraggio lungo 24 ore, con misurazione dei parametri elettrici e della temperatura ogni minuto, ha dimostrato, oltre al raffrescamento dei moduli, che i pannelli puliti registrano una corrente fino al 13,74% più elevata rispetto ai pannelli di riferimento.

Al costo più elevato dei moduli dotati del sistema di pulizia corrisponde una maggiore efficienza dell’impianto, che permette di ammortizzare la differenza in appena 2,5 anni grazie all’energia aggiuntiva generata dopo la pulizia.

Iscriviti alla
Newsletter di Agire



    Ultime notizie
    Notizie correlate
    - Advertisement -spot_img
    My Agile Privacy
    Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.