Entro il 2050, la rigenerazione urbana promette un impatto significativo: 855 kmq di suolo rigenerabile, 320 milioni di mq di superfici immobiliari, un valore economico complessivo di 1.900 miliardi di euro e 100 mila nuovi posti di lavoro.
La rigenerazione urbana, integrata con lo sviluppo infrastrutturale e la valorizzazione della reputazione territoriale, si configura come una leva strategica per la crescita economica e sociale del Paese. Secondo il “Secondo Rapporto nazionale sulla rigenerazione urbana – Reputazione e infrastrutture: volano per la crescita delle comunità”, presentato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Urban Up | Unipol, entro il 2050 saranno riqualificati circa 855 kmq di suolo, pari al 4,1% della superficie urbanizzata italiana, e realizzati 320 milioni di mq di nuove superfici immobiliari. Le stime evidenziano un fatturato immobiliare di 660 miliardi di euro e un valore aggiunto complessivo di 1.240 miliardi di euro, con benefici fiscali annuali per lo Stato fino a 26 miliardi di euro.
Il ruolo centrale delle infrastrutture
Il rapporto mette in luce il nesso tra rigenerazione urbana e sviluppo delle reti infrastrutturali. In contesti urbani come Trieste, Genova, Firenze, Roma e Cagliari, le trasformazioni edilizie sono strettamente connesse al miglioramento della connettività e della qualità dei servizi pubblici, elementi che rafforzano la reputazione territoriale e attraggono investimenti. Aree come il triangolo apulo-campano-lucano e il corridoio padano-emiliano-romagnolo sono indicate come poli chiave per interventi di rigenerazione, con Milano, Napoli e Taranto a fungere da motori di sviluppo regionale.
Impatto economico e occupazionale
La rigenerazione urbana avrà ricadute significative sulla filiera immobiliare e sull’occupazione: si prevedono oltre 100 mila nuovi posti di lavoro entro il 2050. Gli interventi includeranno il riuso di aree sottoutilizzate, la riqualificazione di edifici esistenti e la trasformazione di spazi degradati, con una valorizzazione immobiliare complessiva stimata in oltre 15 miliardi di euro solo nel 2024. Questi risultati si inseriscono in una strategia nazionale che mira a favorire il riassetto urbano e infrastrutturale attraverso una pianificazione coerente e integrata tra i vari livelli amministrativi.
Prospettive e sfide future
L’evoluzione dei processi di rigenerazione urbana sarà fortemente influenzata da fattori macroeconomici, cicli di mercato immobiliare e politiche territoriali. Il rapporto sottolinea la necessità di un approccio strategico mirato, capace di superare le criticità infrastrutturali e sociali per garantire una crescita sostenibile ed equilibrata. Se supportata da interventi infrastrutturali mirati e dalla coerenza delle previsioni urbanistiche, la rigenerazione potrà diventare un moltiplicatore di qualità anche per i territori marginali, contribuendo a contrastare l’obsolescenza edilizia e le disuguaglianze territoriali.