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giovedì 21 Novembre 2024

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Le nuove regole UE sull’ecodesign di smartphone e tablet

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L’UE approva nuove regole sull’etichettatura energetica e l’ecodesign per rendere smartphone e tablet più durevoli, efficienti e facili da riparare.

La Commissione europea ha proposto nuove regole che, sulla base del regolamento sull’etichettatura energetica e l’ecodesign, aiutano i consumatori a fare scelte informate e sostenibili quando acquistano smartphone e tablet. La proposta è stata pubblicata a giugno 2023, nello stesso giorno in cui a loro volta il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato misure per rendere i suddetti dispositivi più efficienti dal punto di vista energetico, durevoli e più facili da riparare, nel rispetto del regolamento UE sull’ecodesign, la progettazione ecocompatibile.

I nuovi regolamenti

Gli smartphone e i tablet prodotti secondo le nuove regole sull’ecodesign risparmieranno ogni anno quasi 14 terawattora di energia primaria, cioè un terzo dell’attuale consumo. Allo stesso modo, verrà ottimizzato l’uso di materie prime critiche, di cui si faciliterà il riciclo. L’obiettivo delle misure è infatti quello triplice di diminuire il fabbisogno energetico del settore, ridurne l’impronta di carbonio e informare adeguatamente i consumatori nella transizione verso modelli di business circolari. Ma quali sono le nuove regole?

Il regolamento sull’etichettatura energetica

In base alla proposta di regolamento sull’etichettatura energetica, smartphone e tablet immessi sul mercato dell’UE dovranno esplicitare informazioni su:

  • efficienza energetica
  • longevità della batteria
  • grado di protezione da polvere e acqua
  • resistenza alle cadute accidentali
  • punteggio di riparabilità

I nuovi prodotti utilizzeranno le esistenti etichette energetiche dell’UE in scala A-G, dalla più alla meno efficiente. La banca dati dell’European Product Registry for Energy Labels (EPREL) fornirà ulteriori informazioni.

Il regolamento sull’ecodesign degli smartphone

Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile stabilisce invece i requisiti minimi per telefoni cellulari, cordless e tablet immessi sul mercato UE, in modo integrato rispetto alla proposta di regolamento sull’etichettatura energetica. Ecco le norme principali:

  • resistenza a cadute accidentali o graffi, protezione da polvere e acqua e utilizzo di batterie sufficientemente durevoli, che sopportino cioè almeno 800 cicli di carica e scarica mantenendo almeno l’80% della loro capacità iniziale
  • norme in materia di smontaggio e riparazione, tra cui gli obblighi per i produttori di mettere a disposizione dei riparatori i pezzi di ricambio critici entro 5-10 giorni lavorativi e fino a 7 anni dopo la fine delle vendite del modello del prodotto sul mercato UE
  • disponibilità di aggiornamenti del sistema operativo per periodi più lunghi, almeno 5 anni dall’immissione sul mercato del prodotto
  • accesso non discriminatorio per i riparatori professionisti a qualsiasi software o firmware necessario per la sostituzione

«Il tuo telefono dovrebbe durare più di due o tre anni. E se nel frattempo si danneggia, dovrebbe essere facile da riparare. Troppo spesso gli smartphone perdono le loro funzionalità perché la batteria si scarica o perché gli aggiornamenti software rendono obsoleti i vecchi modelli», ha commentato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo Frans Timmermans.

I prossimi passi

Le norme sull’etichettatura energetica saranno sottoposte al Parlamento europeo e al Consiglio per un periodo di esame di due mesi. Dopodiché, saranno formalmente adottate se non vi sono obiezioni al testo da parte dei colegislatori. Per allineare l’entrata in vigore di questi due atti legislativi riguardanti la stessa categoria di prodotti, la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale avverrà lo stesso giorno, dopo l’adozione delle norme sull’etichettatura energetica. Dopo la loro entrata in vigore, entrambe le proposte prevedono un periodo di transizione di 21 mesi prima che i requisiti entrino in vigore.

Le due proposte di regolamento si inseriscono nel quadro del piano d’azione per l’economia circolare varato nel 2020. Un piano che mira a garantire che i prodotti immessi sul mercato UE diventino più durevoli, riparabili e più facili da aggiornare. In particolare, la Circular Electronics Initiative prevede misure normative ai sensi della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per l’elettronica e le TIC.

Le politiche di ecodesign ed etichettatura energetica per gli smartphone aiuteranno perciò le imprese, i cittadini e i governi a contribuire alla transizione energetica, alla riduzione delle emissioni di gas serra e al sostegno all’economia circolare. Creeranno altresì opportunità commerciali e occupazionali e aumenteranno la resilienza dei settori coinvolti e dell’economia europea.

«Le decisioni odierne – ha dichiarato il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton – promuovono modelli di business circolari, dai produttori ai riparatori e riciclatori, posti di lavoro e crescita locali e andranno a vantaggio di tutti coloro che possiedono un telefono. I cittadini dell’UE avranno dispositivi più robusti e durevoli e per i quali saranno disponibili parti di ricambio e aggiornamenti del sistema operativo. E l’economia dell’UE ne guadagnerà, riducendo la necessità di materie prime importate». Mentre il Commissario per l’Energia Kadri Simson ha aggiunto che «aiutando i cittadini a fare scelte più informate e rendendo i dispositivi più durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico, le nuove norme contribuiranno anche al risparmio energetico. Mentre cerchiamo di aumentare le opzioni di riparazione e riciclaggio, queste regole sono positive sia per l’ambiente che per il nostro mercato unico».

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