La trasformazione digitale non è un obbligo di legge ma un’opportunità di business
La burocrazia italiana, lo sappiamo bene, è un incubo per tutti noi: sia in qualità di semplici cittadini che di imprenditori, ad esempio, l’incubo della carta ci perseguita. Ma se da un lato siamo obbligati per legge a produrre documenti in versione cartacea, dall’altro viviamo in un mondo sempre più digitalizzato che ci chiede di essere costantemente connessi.
Quindi cosa fare?
Non è scritto da nessuna parte che non si possa procedere in ambo i sensi. Soprattutto nei processi lavorativi, la digitalizzazione è considerato uno strumento strategico che consente agli imprenditori di massimizzare i profitti e ai collaboratori di lavorare in maniera più efficace e produttiva.
Diventa importante, allora, ripensare la “catena lavorativa” trasformando i flussi lavorativi in digitale, suddividendo i processi per step a cui far corrispondere specifiche autorizzazioni da validare con firma digitale. La Blockchain ci viene in aiuto: la firma digitale automatica è del tutto legale ed equivalente a quella autografa su carta.
Per l’ecosistema digitale dei processi lavorativi, è sufficiente approvare ad esempio un’offerta e sarà il sistema ad attivarsi per apporre i sigilli di firma che valideranno, dal punto di vista legale, la scelta da noi effettuata e faranno pervenire al fornitore l’ordine firmato digitalmente. Ecco allora che la digitalizzazione si impone quale strategia fondamentale per garantire all’impresa alte performance.