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martedì 3 Dicembre 2024

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BIM: cos’è il Building Information Modeling e come può tornare utile nell’edilizia

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L’edilizia in Italia stenta a stare al passo coi tempi, appesantita da burocrazia, strutture obsolete e modelli di gestione sorpassati. Il rilancio del settore è un’assoluta priorità e può approfittare dell’onda della digital transformation, che sta interessando in modo trasversale tutti gli aspetti della società. Qui interviene il BIM (Building Information Modeling), che permette la realizzazione di un modello digitale dell’edificio contenente le informazioni sul suo intero ciclo di vita, dalla progettazione alla costruzione, dall’utilizzo alla demolizione. Obbligatorio dal 2019 per le commesse pubbliche al di sopra dei 100 milioni di euro, entro il 2025 lo sarà per tutti gli importi.

La digitalizzazione potrebbe spingere finalmente il settore dell’edilizia a “svecchiarsi”, intraprendendo un processo di industrializzazione da sempre rigettato. La difficoltà principale che ha finora impedito di parlare di industria dell’edilizia è l’unicità di ogni edificio, che ostacola la replicabilità su larga scala di prototipi. Se ogni edificio è unico, tuttavia, non lo sono le sue componenti e il digitale permette di catalogarle e testarle, mettendo in comunicazione tutte le persone coinvolte nel progetto. Sono queste le potenzialità del Building Information Modeling.

 

Cos’è il Building Information Modeling?

L’acronimo BIM sta per Building Information Modeling (significato: Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione): non una semplice rappresentazione tridimensionale dell’edificio, ma un modello dinamico, interdisciplinare e condiviso. Alla sua scrittura e gestione contribuiscono, infatti, tutti gli specialisti coinvolti a vario titolo in ogni fase della vita dell’edificio. Questi hanno in tal modo sott’occhio in ogni momento tutte le informazioni necessarie al compimento delle loro mansioni, senza sprechi di tempo e denaro.

Nel BIM ogni struttura, impianto e oggetto presente nell’edificio reale ha un corrispettivo digitale. Le informazioni che lo riguardano sono così finalmente condivise grazie a un unico formato aperto (IFC) e a una terminologia standard (un data dictionary). Chiunque collabori al progetto può leggerle e integrarle per minimizzare gli errori e massimizzare l’efficienza. Perché questa soluzione possa essere praticata è tuttavia necessario che tutti possiedano competenze digitali adatte.

I vantaggi del Building Information Modeling sono evidenti e riguardano tutti gli attori in gioco, senza dimenticare l’ambiente:

  • Semplificazione. L’interoperabilità del modello semplifica la costruzione e la gestione dell’edificio, scongiurando errori e incomprensioni e ottimizzando tempi e risorse.
  • Prevedibilità. I costi del progetto e della vita dell’edificio (gestione e manutenzione), così come le prestazioni energetiche, i consumi e l’impatto ambientale sono prevedibili.
  • Risparmio. Avere sott’occhio tutti gli aspetti della costruzione e della gestione dell’edificio significa ridurre al minimo gli errori, che fanno lievitare i preventivi. Ma significa anche poter scegliere le migliori opzioni per qualità e prezzo o poter intervenire preventivamente per diminuire i costi dei consumi.
  • Sostenibilità. Se il costo ambientale di ogni scelta compiuta è prevedibile, si potranno e dovranno preferire le soluzioni più ecologiche, per rincorrere l’agognato impatto zero cui punta il settore.
  • Soddisfazione. Se i dati e le informazioni sono chiari fin da subito a tutti, è improbabile che qualcuno rimanga scontento del risultato, in particolare il cliente.

 

Come si costruisce un edificio con il BIM?

Il processo di costruzione di un edificio tramite BIM somiglia al celebre nastro trasportatore, simbolo dei primordi dell’industria. Nel mondo digitale il nastro è sostituito dal modello tridimensionale dinamico, che attraversa le fasi della costruzione facendo ogni volta riferimento a specialisti diversi, ma garantendo sempre la condivisione delle informazioni tra tutti. Ecco un esempio di come si costruisce un edificio utilizzando il Building Information Modeling:

  1. Il cliente inserisce tutte le sue esigenze in un database.
  2. Il team di progettazione disegna l’edificio in base alle richieste del cliente: geometria, materiali, struttura portante, caratteristiche termiche, impianti. Grazie a un software per il design di edifici, ogni elemento della struttura viene posizionato nell’edificio, con relative informazioni sulla sua posizione, le dimensioni, il colore e il materiale.
  3. L’architetto specifica al costruttore la posizione esatta dell’edificio su una mappa digitale.
  4. Il team fa una previsione dei costi e dell’impatto ambientale del progetto e del ciclo di vita dell’edificio, in base alle manutenzioni necessarie, alle prestazioni energetiche e ai consumi. Stabilisce inoltre i piani di evacuazione e di manutenzione.
  5. L’autorità competente controlla il progetto per l’approvazione.
  6. Il costruttore pianifica la costruzione dell’edificio e comunica ai fornitori le componenti necessarie. Questi propongono i loro preventivi.
  7. Il cliente sceglie a chi affidarsi e automaticamente le informazioni sui prodotti scelti vengono inserite nel BIM.
  8. I fornitori consegnano le componenti: l’edificio è pronto.
  9. Eventuali danni e malfunzionamenti durante la vita dell’edificio vengono segnalati automaticamente e in modo preciso tramite palmare, per consentire di ordinare in breve tempo i giusti pezzi di ricambio o l’intervento di un esperto.
  10. Al momento della demolizione dell’edificio e della dismissione delle macerie, si possederanno i dati necessari a portare a termine le operazioni in modo sostenibile.

 

Il BIM in soccorso dei condomini

Chi potrà approfittare in particolar modo dei vantaggi offerti dal Building Information Modeling sono gli amministratori e i condòmini, non solo quelli dei condomìni di nuova costruzione. Il BIM permette infatti anche una soddisfacente digitalizzazione del patrimonio edilizio esistente, rendendo le città più resilienti. A coordinare la gestione è naturalmente l’amministratore, che, supportato da specialisti di ogni settore, può compiere una serie di azioni utili a migliorare la vivibilità del condominio:

  • Mappare l’edificio, digitalizzando le planimetrie degli impianti e agevolando così gli interventi di manutenzione.
  • Semplificare il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici, dando la possibilità di intervenire laddove necessario per evitare sprechi.
  • Visualizzare le modifiche da apportare a un’abitazione in anticipo, aggiornando subito l’amministratore sulle variazioni.
  • Creare punti informativi digitali, tracciare lo storico delle azioni compiute o intervenire in tempo reale sulle utenze grazie ad App collegate al modello digitale dell’edificio.

Il risultato più evidente di tutte queste operazioni rese possibili dal BIM è senza dubbio l’abbattimento dei costi, delle tempistiche e delle difficoltà delle operazioni ordinarie, che gravano sui condòmini e complicano il lavoro dell’amministratore. Ma anche in questo caso è necessario che tutte le persone coinvolte siano pronte a fare il salto di qualità, imparando a utilizzare i programmi e dimostrandosi disponibili a collaborare.

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