Il nuovo Rapporto OCA fotografa una città dove i redditi medi non tengono il passo con i prezzi di mercato. Il centro e il semicentro diventano territori off-limits, mentre il pendolarismo si impone come condizione di accesso abitativo.
Milano è sempre meno abitabile per chi la vive e la lavora. È quanto emerge dal secondo Rapporto dell’Osservatorio Casa Abbordabile (OCA), presentato oggi presso il Politecnico di Milano, frutto della collaborazione tra il Consorzio Cooperative Lavoratori (CCL), LUM e il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU).
Uno studio che non lascia spazio a interpretazioni: oggi un operaio può permettersi solo 19 mq di casa a Milano, un impiegato appena 25 mq. Una soglia inferiore ai minimi di abitabilità previsti dalla normativa edilizia. Anche per i quadri la superficie è modesta: 48 mq. Solo i dirigenti superano i 100 mq (105), ma rappresentano una fetta ristretta del mercato.
I numeri della crisi abitativa
Tra il 2015 e il 2023, a Milano:
- I prezzi di compravendita sono aumentati del +58%
- I canoni di locazione sono cresciuti del +45%
- I salari di operai e impiegati si sono fermati a +9% e +10%
Nel 2023, il canone medio per nuovi contratti è arrivato a 189 €/mq annui (+9% rispetto al 2022), mentre il canone concordato è cresciuto addirittura del +18%. Aumentano i contratti brevi: quelli transitori salgono al 30%, mentre per la prima volta emergono contratti sotto i 12 mesi che rappresentano già oltre il 12% del totale.
Milano espelle, l’hinterland (forse) accoglie
L’inaccessibilità milanese spinge verso il “fuori Milano”, che però riserva luci e ombre. L’area analizzata dal rapporto – 60 km di lato attorno al capoluogo – comprende circa 300 comuni su 7 province lombarde. Se da un lato alcuni territori mostrano un rapporto più favorevole tra redditi e prezzi, dall’altro emergono problematiche legate a:
- Accessibilità debole al trasporto pubblico
- Tempi di pendolarismo elevati
- Incidenza complessiva (affitto+trasporti) che sfiora il 60% del reddito netto
Le opportunità residenziali più economiche si trovano spesso in comuni difficili da raggiungere, dove l’uso dell’auto diventa indispensabile, vanificando parte del risparmio ottenuto.
Report completo: https://oca.milano.it/report-2025