L’offerta di case su Airbnb si riduce, mentre i prezzi per notte aumentano. Gli host si orientano verso affitti temporanei per studenti
Flessione del mercato: 2.309 case in meno in un anno
Il mercato degli affitti brevi a Milano ha subito una contrazione significativa. Secondo i dati di Inside Airbnb, riportati dal Sole 24Ore, tra dicembre 2023 e dicembre 2024 il numero di sistemazioni disponibili è diminuito del 9,3%, pari a 2.309 unità in meno sulla piattaforma. Questo trend si inserisce in un contesto di crescente regolamentazione del settore e di un aumento degli obblighi per gli host.
Prezzi in aumento e cambio di strategia per i proprietari
Nonostante la riduzione dell’offerta, il prezzo medio per notte è aumentato: dai 164 euro del 2023 ai 174 euro del 2024. Di fronte a normative più stringenti e ad una gestione sempre più impegnativa, molti proprietari hanno deciso di ritirare i propri annunci, spostando l’attenzione verso soluzioni di affitto temporaneo rivolte agli studenti.
Guadagni in crescita nonostante il calo dell’offerta
La riduzione delle sistemazioni disponibili non ha inciso negativamente sui guadagni degli host. Il reddito medio annuo per proprietario è infatti aumentato, passando da 7.626 euro nel 2023 a 9.172 euro nel 2024, grazie all’aumento delle tariffe e a una leggera crescita del numero medio di notti prenotate per immobile. Le zone con la maggiore concentrazione di affitti brevi restano Buenos Aires-Venezia, il centro storico e i Navigli, mentre le aree periferiche registrano un’offerta più limitata.