Secondo un’indagine condotta da Facile.it, il prossimo inverno potrebbe segnare nuovi record nei costi del gas, con un impatto significativo sui bilanci familiari italiani.
Le previsioni per l’inverno 2024-2025 delineano uno scenario allarmante per le famiglie italiane: il costo del gas potrebbe toccare livelli senza precedenti, con un impatto significativo sui bilanci domestici.
Secondo le stime più recenti, il periodo tra novembre 2024 e marzo 2025 vedrà un incremento rilevante delle bollette, superando persino i picchi registrati durante la crisi energetica del 2022-2023.
I numeri dell’aumento
Attualmente, il prezzo del gas si attesta a 0,48 €/mc, spinto principalmente dall’instabilità geopolitica nei paesi fornitori. A Milano, ad esempio, una casa di 70 mq in classe energetica G vedrà una bolletta media di 1.403 €, con un aumento del 20% rispetto all’inverno 2022-2023 e del 68% rispetto al periodo pre-crisi del 2019-2020.
Situazioni simili si registrano anche a Roma e Palermo, sebbene con variazioni leggermente meno marcate nel Sud Italia.
Il nodo delle case energivore
L’inefficienza energetica delle abitazioni italiane rappresenta una delle principali criticità. Le case in classe energetica G richiedono fino al triplo dell’energia per il riscaldamento rispetto a quelle in classe A. Un intervento strutturale potrebbe ridurre i costi del gas fino al 65%, con risparmi annui superiori ai 1.400 € per abitazione.
Geopolitica e stoccaggi sotto pressione
Ulteriori incertezze derivano dai ritardi nei progetti legati al Gas Naturale Liquefatto (GNL) e dall’aumento della domanda degli stoccaggi europei. Le riserve, secondo l’analisi di Montel, potrebbero chiudere la stagione invernale con un calo del 28% rispetto allo scorso anno, rendendo complesso il rifornimento per la successiva estate.
Transizione energetica come risposta
ARERA sottolinea l’importanza della diversificazione energetica e della transizione verso le fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza dal gas. Accelerare questo processo non solo stabilizzerebbe i costi, ma contribuirebbe anche a mitigare l’impatto ambientale.