La twin transition promette grandi rivoluzioni nel settore dell’edilizia, soprattutto grazie all’apporto dell’intelligenza artificiale.
Sfruttando il potenziale delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale l’edilizia potrebbe finalmente accelerare la propria transizione ecologica verso un futuro sostenibile. Con l’IA le imprese di costruzione ottimizzerebbero l’utilizzo delle risorse e semplificherebbero la gestione dei progetti e chi utilizza gli edifici potrebbe avere un maggiore controllo sui loro parametri e sulle loro emissioni, diminuendo il loro impatto ambientale e aumentando il comfort.
Entro il 1° gennaio 2025, secondo il DL 48/2020 tutti gli edifici commerciali dovranno introdurre sistemi di building automation per controllare i propri impianti. Ma a che punto è la sua diffusione e quali sono i suoi strumenti?
A cosa serve l’intelligenza artificiale in edilizia?
Raccogliendo grandi quantità di dati relativi a macchinari e ambienti è possibile analizzare e interpretare situazioni complesse garantendo processi decisionali più rapidi e informati o persino automatizzandoli. È questa la base dell’intelligenza artificiale, che nell’edilizia ha infinite applicazioni e sfrutta gli oggetti connessi sempre più presenti negli edifici.
Prima tra tutte per importanza ambientale ed economica, l’ottimizzazione energetica. Il consumo energetico è infatti forse l’aspetto più critico dell’edilizia impegnata nella transizione ecologica. I sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono aiutare a migliorare l’efficienza energetica identificando potenziali sprechi, ottimizzando i sistemi di riscaldamento e raffreddamento, monitorando i consumi e il funzionamento di impianti e apparecchi. Tutto ciò utilizzando dati raccolti in tempo reale e algoritmi di apprendimento automatico che li analizzano.
Migliorando l’efficienza energetica, l’intelligenza artificiale diminuisce i consumi e i costi perché attiva le tecnologie e gli impianti solo quando servono effettivamente, evita gli sprechi e segnala i potenziali malfunzionamenti. Ha perciò anche un risvolto economico che ripaga rapidamente l’investimento iniziale. Altrettanto importante, il controllo che garantisce su diversi aspetti del costruito massimizza il comfort ambientale, regolando la temperatura, l’umidità, l’illuminazione e segnalando anomalie nella qualità dell’aria.
Nelle case l’intelligenza artificiale entra sotto forma di sistema domotico integrato che gestisce le tecnologie e gli impianti domestici. Ma esistono sistemi di building automation dedicati anche a grandi edifici non residenziali o alle parti comuni dei condomini, come i BMS.
Cos’è un building management system?
Il building management system (BMS), “sistema di gestione degli edifici”, è un sistema integrato di supervisione generale responsabile della regolazione e del controllo automatici dei sottosistemi di impianti e apparecchi presenti nell’edificio, sulla base di parametri predefiniti. Lo scopo principale del BMS è di garantire la sicurezza e l’efficienza del funzionamento della struttura, monitorandone e ottimizzandone l’utilizzo.
Tipicamente, i sistemi integrati di gestione degli edifici sono formati da diverse componenti che interagiscono tra loro. Il primo componente sono i punti di raccolta delle informazioni. Possono essere sensori che misurano l’umidità, la temperatura, la luce e l’occupazione della stanza, rilevatori di incendio o monossido di carbonio oppure contatori di energia.
Queste informazioni vengono trasmesse a una centralina, il vero e proprio cervello dell’operazione. A seconda delle informazioni che riceve e processa, questa invia comandi a tutti i sistemi collegati. A questo punto, i dispositivi collegati eseguono i comandi. In un sistema integrato la comunicazione tra tutti i componenti è una caratteristica imprescindibile, che avviene utilizzando un linguaggio specifico, un protocollo di comunicazione.
Un componente altrettanto fondamentale è la dashboard dalla quale operatori e manager possono accedere alle informazioni e apportare modifiche manuali al funzionamento degli apparecchi collegati o alle impostazioni di gestione del BMS.
Cosa controlla l’Intelligenza Artificiale?
Tra i principali sistemi controllati da un BMS ci sono:
Climatizzazione. Grazie ai sensori IoT, le impostazioni relative a riscaldamento e raffrescamento possono essere regolate automaticamente per risparmiare energia e offrire il massimo comfort.
Illuminazione. Un sistema di automazione gestisce l’illuminazione dell’edificio in base all’occupazione delle varie aree e alle ore di luce solare giornaliere.
Purificazione dell’aria. Il sistema monitora i fumi, l’umidità, i livelli di polveri e attiva la ventilazione in base alle misurazioni ottenute, il che è più efficiente del controllo umano.
Monitoraggio elettrico. Il BMS può monitorare l’energia elettrica consumata e lo stato degli interruttori elettrici principali.
Sicurezza antincendio. Anche il rilevatore di incendi e il relativo allarme possono essere integrati nel BMS.
Il numero di sottosistemi collegati al BMS, il livello di controllo e l’automatizzazione o la gestione manuale sono unicamente legati alla scelta di chi lo installa. Un BMS permette di integrare potenzialmente qualunque impianto e dispositivo, l’importante è che parli lo stesso linguaggio.
Qual è lo stato dell’edilizia smart in Europa?
Nonostante i vantaggi garantiti dall’intelligenza artificiale in edilizia, quest’ultima fatica a diffondersi in modo capillare e quindi ad avere un reale impatto sul settore. Oggi sono pochi infatti, nell’ambito di un parco edilizio complessivamente obsoleto, gli edifici che potrebbero offrire servizi IA. Aumenteranno se aumenterà contestualmente il tasso di ristrutturazione, che al momento è fermo all’1% annuo in corsa verso il 3% fissato dall’Europa. Un’altra difficoltà è rappresentata dalla scarsa possibilità attuale di integrare tecnologie diverse incapaci di parlarsi. Sarà perciò fondamentale diffondere standard di implementazione dei sistemi domotici e di building automation.