L’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano mette in evidenza la continua la sua crescita del mercato della smart home
Il mercato della Smart Home in Italia continua la sua crescita, raggiungendo un valore di 900 milioni di euro nel 2024, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Un risultato significativo se confrontato con la media europea, dove la crescita è stata del 6,5%. Tuttavia, la spesa pro-capite italiana (15,5 euro per abitante) rimane ancora inferiore alla media UE (32,5 euro).
A trainare il settore sono principalmente le soluzioni per la sicurezza domestica, che rappresentano il 28% del mercato con 250 milioni di euro (+28% rispetto al 2023). Seguono gli elettrodomestici smart (19%), i dispositivi per il risparmio energetico come caldaie e termostati connessi (16%) e gli smart speaker (14%).
Crescita della domanda e nuovi servizi basati sull’AI
Il 2024 ha segnato un aumento della consapevolezza dei consumatori italiani verso le tecnologie per la casa connessa: sei italiani su dieci possiedono almeno un dispositivo smart, anche se solo il 41% li ha effettivamente connessi alla rete internet. L’interesse per l’acquisto di nuovi dispositivi è elevato: uno su tre si dice pronto ad ampliare la propria dotazione di soluzioni intelligenti.
Parallelamente, cresce l’offerta di servizi innovativi: le aziende del settore puntano sempre più sulla valorizzazione dei dati raccolti e sull’integrazione con l’Intelligenza Artificiale per migliorare la user experience e fidelizzare i clienti.
L’impatto della Smart Home sul risparmio energetico
Le tecnologie per la casa connessa giocano un ruolo chiave nel risparmio energetico, con un potenziale di riduzione dei consumi tra 2.600 e 3.100 GWh l’anno, pari a un contributo tra il 6,5% e il 7,8% agli obiettivi della Direttiva Case Green. Tuttavia, la fine di alcuni incentivi statali ha impattato la crescita del settore, in particolare per i dispositivi per il risparmio energetico (-5% rispetto al 2023).
Sfide future: interoperabilità e regolamentazione dei dati
Per il 2025, le sfide principali per la Smart Home saranno l’evoluzione degli ecosistemi per l’interoperabilità, con il protocollo Matter tra le iniziative più rilevanti, e l’implementazione del Data Act europeo, che punta a regolamentare l’accesso equo ai dati generati dagli oggetti connessi.
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’accelerazione del mercato – afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things – da un lato cresce la consapevolezza dei consumatori e della filiera di installatori e manutentori, dall’altro le aziende stanno puntando su nuove strategie di monetizzazione dei dati e servizi basati sull’Intelligenza Artificiale.”