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domenica 9 Marzo 2025

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La redazione del rendiconto condominiale: la prevalenza della sostanza sulla forma

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La Corte di Cassazione introduce chiarimenti fondamentali sulla corretta redazione del rendiconto condominiale 

Chiarezza e veridicità: principi cardine del rendiconto 

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 28257/2023, conferma che il rendiconto condominiale non può limitarsi a riportare semplicemente le voci di entrata e uscita secondo il principio di cassa, ma deve includere una rappresentazione completa della situazione patrimoniale, dei fondi disponibili e delle eventuali riserve. In linea con quanto previsto dall’art. 1130-bis c.c., il documento deve consentire una verifica immediata e completa da parte dei condòmini.  

Questo obiettivo è raggiungibile solo adottando un approccio che integri il principio di competenza, garantendo la rappresentazione di tutte le operazioni maturate durante l’esercizio, anche se non ancora incassate o pagate. 

Richiamando il parallelismo con il bilancio societario, la Corte sottolinea l’importanza di offrire un quadro fedele della gestione condominiale, che tenga conto non solo degli aspetti finanziari immediati, ma anche delle implicazioni patrimoniali. Il rendiconto, pertanto, non può limitarsi a registrare movimenti di numerario, ma deve illustrare i rapporti in corso e le questioni pendenti, come previsto dall’art. 1130-bis c.c. 

La prevalenza della sostanza sulla forma 

Uno dei contributi più significativi della pronuncia è l’introduzione del principio della prevalenza della sostanza sulla forma nella redazione del rendiconto condominiale. Derivato dal diritto societario (art. 2423-bis, c.c.), questo principio impone che la rappresentazione delle voci contabili sia basata sulla sostanza economica delle operazioni, piuttosto che sui loro aspetti formali.  

La Cassazione chiarisce che il rendiconto deve riflettere la reale situazione economica e patrimoniale del condominio, privilegiando la veridicità dei dati rispetto alla rigidità delle regole contabili formali. 

Questo approccio consente di superare le dispute tradizionali tra il principio di cassa e quello di competenza. La Corte evidenzia che il rendiconto condominiale è un documento pluricomposito: il registro di contabilità può seguire il principio di cassa, mentre il riepilogo finanziario e la nota esplicativa devono essere redatti secondo il principio di competenza per garantire una rappresentazione completa e coerente. 

La finalità del rendiconto: trasparenza e partecipazione 

La Corte pone l’accento sulla funzione informativa del rendiconto condominiale, che deve garantire ai condòmini una comprensione chiara e concreta della gestione. Questo obiettivo è cruciale per consentire una partecipazione consapevole e un voto meditato in assemblea. Qualsiasi omissione o errore che comprometta questa finalità rappresenta una violazione del dettato normativo e può determinare l’invalidità della delibera di approvazione. 

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