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lunedì 23 Settembre 2024

La prescrizione delle spese condominiali non sempre è di 5 anni: ecco perché

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Il Tribunale di Napoli viene chiamato a pronunciarsi in tema di prescrizione delle spese condominiali.

Il caso

Il Tribunale di Napoli, sezione Quarta Civile, con la sentenza n. 9346, del 21.10.2022, viene chiamato a pronunciarsi in tema di prescrizione delle spese condominiali dopo che un condomino si opponeva ad un decreto ingiuntivo per il recupero degli oneri suddetti, sostenendo, tra i diversi motivi di opposizione, che il credito portato dal decreto ingiuntivo risultava parzialmente prescritto.

Che cosa è la prescrizione

La prescrizione di un credito è l’istituto del nostro ordinamento giuridico in base al quale se il titolare del diritto (e cioè il creditore) non lo esercita entro un determinato arco di tempo indicato dalla legge, questo diritto si estingue. In particolare, ciò che viene ad estinguersi non è il credito in sé, ma il diritto del creditore di ottenerne la soddisfazione.

Detta regola vale anche per il credito che matura a favore del condominio per le proprie spese di gestione. In ipotesi di mancato versamento degli oneri, il condominio deve intimare/agire verso i condomini debitori nelle tempistiche imposte dalla legge, pena il venir meno del diritto stesso.

Orbene, le spese condominiali hanno natura periodica, ovvero ogni anno le medesime vengono determinate a seguito dell’approvazione del rendiconto e dello stato di riparto, costituendo così i detti documenti contabili il titolo per richiedere i menzionati oneri nei confronti dei singoli condomini.

Avendo detta caratteristica, le medesime si prescrivono, ai sensi dell’art. 2948, n. 4, cod. civ., in cinque anni con decorrenza dalla delibera di approvazione del rendiconto e del riparto, ovvero dall’ultimo atto interruttivo con cui vengono richieste.

I distinguo

Tuttavia, non tutte le spese condominiali si prescrivono in cinque anni. Il menzionato regime della prescrizione quinquennale è strettamente connesso alla periodicità delle spese; di talché, ne risultano escluse le ipotesi di spese straordinarie, ovvero da eseguirsi una tantum, le quali si prescrivono secondo il regime ordinario decennale.

Alla luce di ciò, possiamo distinguere le spese condominiali che si prescrivono in 5 anni, ovvero quelle che riguardano la gestione ordinaria e che maturano ogni anno, rispetto a quelle che si prescrivono in dieci anni, costituite da esborsi economici che, per loro natura, costituiscono pagamenti per attività che vengono compiute per durare nel tempo (nel caso di specie, installazione dell’impianto per l’antenna satellitare).

Conclusioni

In conclusione, si può affermare, prendendo spunto dalla sentenza in commento, lo ricordiamo la n. 9346/2022 del Tribunale di Napoli, che le spese condominiali, quando hanno natura periodica, sono soggette alla prescrizione quinquennale ex art. 2948, n. 4, cod. civ., il cui dies a quo decorre dalla delibera di approvazione del rendiconto e dello stato di riparto che costituiscono il titolo per avanzare pretese economiche nei confronti del singolo condomino.

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