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giovedì 12 Dicembre 2024

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Qualità dell’aria: Milano guida la rivoluzione verde con una “foresta invisibile” da 10 km²

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Con 11 città italiane tra le più inquinate d’Europa, Milano reagisce con un progetto innovativo: 10 km² di superfici fotocatalitiche per abbattere 2.000 tonnellate di inquinanti.

L’allarme inquinamento atmosferico continua a colpire duramente l’Italia, che si distingue negativamente nel panorama europeo. Secondo un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, ben 11 città italiane si trovano nella top 20 delle metropoli più inquinate del continente. In questo contesto, Milano ha deciso di reagire con un progetto innovativo, simbolo di un approccio moderno e sostenibile al problema.

Un’alleanza per un futuro sostenibile

Durante gli Stati Generali sulla Qualità dell’Aria, svoltisi recentemente a Milano, istituzioni, imprese e comunità scientifica hanno unito le forze per affrontare l’emergenza climatica con un piano ambizioso e concreto. Fulcro dell’incontro è stata la presentazione della “foresta invisibile”, un progetto unico nel suo genere che mira a trattare 10 km² di superfici urbane attraverso tecnologie fotocatalitiche.

La “foresta invisibile”: una soluzione hi-tech per l’aria pulita

L’idea di una foresta che non si vede, ma che funziona come 4,3 milioni di alberi, è tanto innovativa quanto efficace. Grazie a speciali rivestimenti fotocatalitici, sarà possibile abbattere annualmente oltre 2.000 tonnellate di ossidi di azoto (NOx), uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana e per l’ambiente. Questo risultato equivale a trattare un’area di circa 1.430 campi da calcio, ovvero tre volte la superficie di Central Park a New York, o quasi 10 km², l’estensione del centro storico di Milano.

L’evento “Liberi di respirare insieme”

L’annuncio del progetto è stato il momento clou dell’evento “Liberi di respirare insieme”, organizzato da REair con il patrocinio di Green Building Council Italia e della Fondazione Politecnico di Milano. L’iniziativa ha visto la partecipazione di partner strategici come Acrobatica, AXA IM Alts, Monte Rosa 91 e Acone Associati, che hanno lavorato fianco a fianco con istituzioni, esperti accademici e rappresentanti della comunità scientifica per gettare le basi di una nuova era di sostenibilità urbana.

Sostenibilità e Agenda ONU 2030

Il progetto si inserisce perfettamente negli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda ONU 2030, promuovendo innovazione e tutela ambientale. L’idea non è solo quella di migliorare la qualità dell’aria, ma anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e creare una sinergia tra pubblico e privato, dimostrando che il cambiamento è possibile quando ci si muove insieme verso un obiettivo comune.

Un impegno a lungo termine

Secondo REair, il progetto non si limita a un intervento sporadico, ma punta a essere un modello replicabile in altre città italiane ed europee. Entro il 2030, l’obiettivo è di trattare 10 km² di superfici urbane nelle principali metropoli italiane, creando un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di NOx e restituendo alle città aria più pulita e vivibile.

Verso un nuovo modello di città sostenibile

Questo ambizioso piano rappresenta un passo avanti nella trasformazione delle aree urbane, sempre più chiamate a essere non solo luoghi di vita, ma veri e propri laboratori di innovazione ambientale. Milano, con il suo progetto pionieristico, si candida a diventare un esempio per il resto d’Europa, dimostrando che tecnologia, scienza e collaborazione possono davvero fare la differenza.

Redazione Agire
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