Il 30 ottobre, all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, si è svolto il “5° Forum per lo sviluppo sostenibile regionale”, un appuntamento che ha riunito rappresentanti istituzionali, accademici e associazioni per discutere del futuro sostenibile della regione. Questo evento ha segnato la conclusione di un percorso articolato in cinque tappe – Brescia, Varese, Sondrio, Mantova e Milano – attraverso le quali la classe dirigente lombarda ha analizzato e promosso le iniziative ecosostenibili destinate alle imprese locali, all’interno del “Protocollo per lo sviluppo sostenibile regionale”.
L’ingegnere Ferruccio Resta (già Rettore del Politecnico di Milano) ha evidenziato l’importanza cruciale della transizione ecologica e digitale, illustrando l’impatto che queste trasformazioni globali stanno generando a livello locale, in particolare in Lombardia, e il loro potenziale per favorire un futuro più sostenibile ed equo. Doveri e valori che la regione più virtuosa d’Italia deve continuare a perseguire come modello nazionale di rigenerazione urbana e sostenibilità d’impresa.
La sua lezione ha aperto il dibattito – moderato dai giornalisti Francesca Gambarini e Massimiliano Del Barba – che ha toccato temi strategici, con un focus sull’economia circolare. Quest’ultima, perno dell’edizione di quest’anno, è un modello di sviluppo che si propone di ridurre al minimo gli sprechi e valorizzare i materiali di scarto, integrando una gestione sostenibile delle risorse in ogni settore.
Dall’eco-design alla gestione dei rifiuti, il Forum ha evidenziato come un cambiamento culturale verso la circolarità possa contribuire non solo al benessere delle persone ma anche al rispetto del pianeta. Il tema è stato affrontato dai massimi esponenti provenienti dai settori dell’agroalimentare, sport, turismo, ricerca e innovazione, che si sono interfacciati con gli assessori: all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, alle Infrastrutture ed Opere Pubbliche, Claudia Maria Terzi e al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Barbara Mazzali.
Il Presidente ANACI, Francesco Burrelli, è intervenuto con un contributo significativo sulla centralità di ANACI in questo dibattito, spiegando come l’associazione intenda supportare la diffusione di “condomini smart” dotati di domotica.
Burrelli ha sottolineato come l’adozione di queste tecnologie nei complessi abitativi possa ridurre l’impatto ambientale e migliorare la gestione delle risorse, contribuendo così a una cultura dell’abitare sostenibile in tutta Italia.
L’ultima giornata di lavori rappresenta un momento chiave per tirare le somme del Protocollo lombardo, il cui aggiornamento per il periodo 2023-2027 coinvolge come firmatari enti pubblici e rappresentanti di interessi collettivi. Questi soggetti, collaborando con la Regione, mirano a sostenere e promuovere progetti che possano accompagnare le realtà locali verso una transizione ecologica in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.
A margine del forum, il Presidente ANACI Lombardia, Renato Greca, in una nostra intervista ribadisce e sottolinea la linea dell’associazione, in piena sinergia con la vocazione dell’incontro, citando il Libro Verde di ANACI come strumento di divulgazione culturale, sensibilizzando i cittadini a tematiche innovative come i citofoni intelligenti gestibili da remoto, le pompe di calore, la riqualificazione energetica e il calcolo delle calorie all’interno dell’appartamento per verificare quotidianamente la propria impronta ecologica.