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giovedì 21 Novembre 2024

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L’inquinamento indoor: sentirsi al sicuro in casa potrebbe essere solo un’illusione

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L’inquinamento indoor è più pericoloso di quanto immagini. Non basta chiudersi in casa per sfuggire alle insidie dell’aria contaminata. Le nanoparticelle di smog si trasformano in minacce invisibili, mettendo a rischio la salute di milioni di persone.

Inquinamento indoor:l’insidia invisibile tra le mura domestiche

Sentirsi al sicuro in casa potrebbe essere solo un’illusione. Secondo uno studio congiunto tra ENEA, CNR-ISAC e le Università Sapienza di Roma e Milano-Bicocca, l’inquinamento indoor può rivelarsi altrettanto pericoloso di quello esterno, se non addirittura più insidioso. Le nanoparticelle provenienti dal traffico veicolare urbano, una volta infiltrate negli ambienti chiusi, diventano vettori di molecole tossiche. I rischi per la salute sono gravi: malattie polmonari, cardiache e tumorali sono tra le principali conseguenze di un’esposizione prolungata a queste particelle.

Nanoparticelle e tossicità aumentata negli ambienti chiusi

Lo studio, pubblicato su Environmental Pollution, ha evidenziato che le nanoparticelle di smog subiscono una trasformazione pericolosa una volta penetrate in spazi chiusi. Utilizzando un sistema biotecnologico portatile, i ricercatori hanno osservato come le particelle ultrafini (PM0.1) alterano le loro proprietà chimico-fisiche, rendendosi capaci di innescare risposte infiammatorie nel tessuto bronchiale umano. Questo fenomeno rappresenta una minaccia seria per la qualità dell’aria che respiriamo in casa, sul lavoro e in altri spazi chiusi come scuole e palestre.

Politiche per la qualità dell’aria indoor, un’urgenza non più rinviabile

Con il 97% del tempo medio trascorso in ambienti chiusi, la popolazione urbana è esposta a rischi ben maggiori di quanto si pensi. Lo studio suggerisce l’urgenza di aggiornare le normative sulla qualità dell’aria indoor, includendo standard più rigidi per la protezione della salute pubblica. “Le particelle ultrafini, come il PM0.1, non solo penetrano negli ambienti chiusi, ma fungono da vettori di molecole tossiche,” spiega Massimo Santoro dell’ENEA. L’applicazione di nuove misure regolamentari è essenziale per proteggere gli spazi che abitiamo quotidianamente, dalle case agli uffici fino alle scuole.

Redazione Agire
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