Gli orti urbani: un progetto solidale con tanti benefici!
Come immagini la città del futuro?
Macchine che guidano da sole, robot e navicelle spaziali?
Mi spiace deluderti! Oggi in molte città troviamo qualcosa che non ti aspetteresti: gli orti urbani.
Un ritorno al passato ma con un obiettivo che guarda avanti: promuovere la città sostenibile.
Le origini dell’orto urbano
Gli orti urbani nascono nell’Ottocento, in Germania, grazie al medico ortopedico Daniel Gottlob Moritz Schreber che, più di 150 anni fa, ha avviato questa “tradizione” con un collega.
Il dott. Moritz aveva immaginato questi “nuovi” spazi come luoghi di gioco e, al tempo stesso, di guarigione per i bambini malati, figli della classe meno abbiente.
Con il passare del tempo, e l’avvicendarsi degli accadimenti storici, divennero i “giardini poveri” che, soprattutto durante la guerra, consentivano alle persone bisognose di sopravvivere.
In Italia tale fenomeno è arrivato durante la seconda guerra mondiale, quando Mussolini intraprese la campagna per gli “orti di guerra”.
Il verde pubblico venne messo a disposizione della popolazione per coltivare prodotti necessari alla sussistenza.
Gli orti urbani ai nostri giorni
Un Kleingarten – questo il nome originale, – tradotto in lingua italiana è appunto un giardino o un orto che si trova in un complesso urbano, composto da percorsi, aree gioco e spazi associativi e può avere carattere individuale o comunicatorio.
L’abitudine a coltivare appezzamenti di terra nella propria città è una pratica riscoperta proprio di recente, ma fondata su nuovi valori. Gli orti urbani sono un nuovo modo di fare agricoltura, di socializzare, di rispettare l’ambiente e tutelare la salute delle persone.
Nell’ultimo periodo gli orti urbani hanno assunto anche un’accezione “anticrisi”, ritornando un po’ alle origini: si risparmia e allo stesso tempo si adottano atteggiamenti virtuosi a beneficio dell’intero ecosistema.
L’orto urbano nella città sostenibile
L’orto urbano, abbiamo detto, è un nuovo modo di promuovere la città sostenibile.
Ma cosa significa esattamente?
Vuol dire sostenere un nuovo modello di organizzazione capace di integrare trasporti e mobilità dei cittadini, tecnologie, connettività e verde urbano.
Incentivare il verde nelle città è, quindi, conditio sine qua non affinché ad una città venga attribuita “l’etichetta” di Smart City!
Gli orti urbani, i tetti ricoperti di verde, i giardini, ma anche il verde del terrazzo di casa nostra aiutano ad assorbire CO2, ridurre il caldo negli edifici d’estate e ad isolarli, in parte, d’inverno.
Orti urbani: quali sono i vantaggi?
I vantaggi della presenza di un orto urbano sono davvero tanti:
- contribuire a soddisfare la domanda di frutta e verdura dei cittadini
- riqualificare aree degradate o abbandonate
- riciclare i rifiuti organici
- sviluppare relazioni sociali tra le persone, coinvolgendo principalmente le anziani o bambini
- produrre alimenti biologici, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e pesticidi
- promuovere un nuovo stile di vita sano
Gli orti urbani, quindi, fanno bene all’economia, alla società e alla socialità: contribuiscono a combattere l’esclusione sociale e la solitudine tipica di specifici agglomerati urbani.
Ma sono anche un “toccasana” per i problemi climatici: l’orto, infatti, aiuta a regolarizzare il microclima locale.
Orto casalingo? Si può…anzi si deve!
Ma lo sai che anche in casa puoi creare il tuo orto personale?
Prendersi cura delle piante è un rimedio efficace per la salute, ancor di più quando consente di raccogliere i frutti di quello che si coltiva.
Coltivare un orto riduce lo stress, migliora l’umore e permette, allo stesso tempo, di mangiare prodotti sani, biologici e…a chilometro zero.
Se hai voglia di beneficiare degli effetti “dell’ortoterapia”, puoi decidere di creare il tuo orto personale anche sul balcone di casa.
La cosa importante è scegliere terra e piante adeguate, piantarle in modo corretto e considerare l’esposizione e la luce del balcone prima di selezionare gli ortaggi da coltivare.
Consigli pratici per creare l’orto a casa tua!
Uno stratagemma se si ha poco spazio è realizzare un orto verticale, è sufficiente avere un po’ di ingegno!
Lo scopo è quello di ottenere una scaffalatura modulare sulla quale sistemare vaschette o piccoli vasi. Ma anche qui l’arte del riciclo ci viene in aiuto.
Per realizzare gli scaffali possiamo, infatti, utilizzare pallet o bancali di legno, cassette della frutta, vasi in plastica o fioriere di ferro e posizionarle in maniera “strategica” per ottimizzare lo spazio a disposizione.
Non tutte le piante riescono, ovviamente, a crescere in modo adeguato in spazi ristretti, ma sono tante le specie perfette per realizzare un orto verticale che farà invidia ai tuoi vicini.
Meglio scegliere gli ortaggi che si sviluppano poco in larghezza e in altezza. Ad esempio piante aromatiche, ravanelli, lattughe, barbabietole, pomodori, peperoni e zucchine rampicanti da sistemare con attenzione per evitare intrecci o sovrapposizioni durante la loro crescita.
L’orto è economico, sociale, educativo, ecologico e salutare…non ti resta che iniziare a seminare!
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