La città di Grenoble, incastonata tra le Alpi francesi ad est della valle del Rodano, si è aggiudicata un premio per il suo eccezionale record ambientale: Capitale verde europea 2022.
Tuttavia non si tratta di un titolo conquistato senza fatica. Il terreno montuoso di Grenoble ha una crescita urbana limitata ed è una delle città più densamente popolate della Francia. La città ha dovuto fare affidamento sulla rigenerazione urbana e avviare un’attenta pianificazione per il suo continuo sviluppo, mettendo il pilastro della sostenibilità alla base di ogni sfida.
Si può parlare di un vero e proprio “business sostenibile”, da cui è interessante estrapolare i concetti cardine per estenderli come modello su altre città, future vincitrici del premio e non.
Capitale verde 2022: è fondamentale una rigenerazione urbana
Come dicevamo prima, Grenoble ha dovuto puntare molto sulla rigenerazione e riqualificazione delle aree urbane dismesse, trasformandole in eco quartieri.
L’eco quartiere di Flaubert ne è un esempio significativo, un’area verde di grande valore per la città, poichè incoraggia i cittadini a coltivare giardini privati verticali attraverso un accurato programma di piantumazione.
Questo tipo di quartiere utilizza rigorosamente risorse naturali locali, fra cui legno, terra, paglia, tetti verdi, migliorando la qualità della vita e dimostrando le potenzialità di materie prime semplici ma estremamente efficienti.
A tutto ciò si aggiunge un approccio low carbon, basato sull’utilizzo di energia per il 60% proveniente da fonti rinnovabili.
Il tema del verde sale anche fino alle coperture degli edifici, dove trovano spazio orti urbani per la collettività e giardini pensili.
Per diventare capitale verde nel 2022 la leadership locale è importante
Un fattore chiave del successo della sostenibilità di Grenoble è stata soprattutto la sua leadership politica. Il sindaco della città, Eric Piolle, è membro del Partito dei Verdi, per il quale le questioni ambientali sono una priorità.
“Il premio di Green Capital è la consacrazione di un focus dinamico sulle transizioni ambientali, sociali e democratiche”, commenta il sindaco Eric.
“Questo titolo offre l’opportunità di portare avanti i nostri sforzi e accelerare le transizioni che erano già iniziate”.
Eric ha indicato una serie di iniziative cittadine che sono state cruciali per il suo sviluppo verde negli ultimi anni, tra cui la riduzione dell’inquinamento, le energie rinnovabili, la biodiversità e l’accesso pubblico allo spazio verde.
“Si è creato un perfetto allineamento tra leadership e ambizioni territoriali”, spiega Thibault Daudigeos, docent alla Grenoble Ecole de Management (GEM).
L’area di competenza di Thibault è lo sviluppo sostenibile, una cattedra multi-partner che ricerca e supporta la transizione verso spazi abitativi sostenibili e inclusivi.
È necessario fissare obiettivi concreti e sostenibili
In qualità di capo dell’Inclusive Sustainability Chair, Thibault supporta costantemente gli stakeholder locali mentre lavorano insieme.
“Siamo davvero convinti che per superare le sfide della sostenibilità sia necessario cancellare le frontiere artificiali e avere tutte queste persone attorno allo stesso tavolo”, afferma.
Sebbene non tutti i gruppi abbiano le stesse priorità, fornire uno spazio di discussione può aiutare a raggiungere dei compromessi. Ma per vedere un vero cambiamento, le comunità devono fissare obiettivi concreti.
“Se crei un’assemblea o un comitato solo per discutere di questioni ambientali non sarà fruttuoso, ma con un progetto concreto trovi modi reali per risolvere i problemi”, osserva Thibault.
Uno di questi progetti ha riunito diverse organizzazioni per lavorare sulla questione dell’inquinamento atmosferico. Essendo un’area densamente popolata circondata dalle Alpi, la qualità dell’aria è un problema particolarmente urgente per Grenoble.
Per vincere questa sfida le Poste francesi si sono impegnate a utilizzare veicoli elettrici nel territorio, mentre le autorità cittadine hanno incoraggiato le persone e le aziende locali a passare a sistemi di riscaldamento più efficienti.
“Quando incoraggiamo molti partner diversi a impegnarsi nella sfida, vediamo reazioni pratiche innovative”, commenta Thibault.
Tecnologia e innovazione sociale devono essere bilanciate
Innovazione è la parola chiave della strategia di sostenibilità di Grenoble. La città è da tempo riconosciuta come centro di sviluppo tecnologico ed è sede di numerosi istituti di ricerca pubblici e privati. Tra questi ci sono il Leti Center for Research and Specialized Technology in “micro and nanotechnologies” e il campus di innovazione GIANT (Grenoble Innovation For Advanced New Technologies).
Nel campus GIANT, ricercatori e industria lavorano insieme su soluzioni tecniche per le principali sfide in aree come le energie rinnovabili e la sanità.
Secondo un sondaggio condotto da Thibault e dai suoi colleghi di GEM, questa atmosfera si estende anche al mondo imprenditoriale. Il sondaggio ha rilevato che diverse centinaia di startup locali stanno attualmente sviluppando un prodotto o servizio verde.
I progressi in settori come le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti e la qualità dell’aria hanno svolto un ruolo enorme nell’aiutare Grenoble ad assicurarsi il titolo di Capitale verde europea 2022.
Lo sviluppo tecnologico da solo non basta
Thibault sottolinea la contemporanea necessità di innovazione sociale.
“Con questo intendiamo modi nuovi e innovativi di organizzare la società, ovvero l’azione collettiva”, spiega Thibault.
Il mondo degli affari ha un ruolo importante da svolgere in questa azione collettiva. Ogni organizzazione è composta da individui e, poiché le opinioni cambiano per dare priorità alla sostenibilità, queste organizzazioni devono adattarsi per tenere il passo.
Secondo un rapporto del 2017 dell’agenzia di intelligence, Global Data, il 71% dei consumatori europei considera importante o molto importante uno stile di vita etico.
“Direi che le aziende stanno cambiando ora perché le pressioni provengono da ogni parte: azionisti, clienti, enti governativi e datori di lavoro”, afferma sempre Thibault.
L’importanza di una rete attiva
Vincere il titolo di Capitale verde europea è un bel traguardo per Grenoble, ma ci sono ancora tanti progressi da fare.
La cosa più importante è costruire una rete di città impegnate nella transizione verso la sostenibilità.
“Condividiamo e ci ispiriamo alle realizzazioni di tutto il mondo”, conclude il sindaco Eric. Il messaggio è chiaro: Grenoble vuole continuare a innovare, apprendere e condividere.
Per approfondire l’argomento puoi consultare le seguenti letture:
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