L’ingresso della stampa 3d nel settore dell’edilizia segna una vera e propria rivoluzione.
Se fino a qualche tempo fa ci stupivamo di fronte ai progressi tecnologici che questa nuova tecnologia aveva apportato in tutt’altri campi, ora ci troviamo a riconsiderare il concetto di “normalità” e a doverci abituare ad approcci ultra futuristici in campo edilizio.
In brevissimo tempo siamo passati dalla stampa 3d di gioielli, dispositivi medici, prodotti industriali, oggetti di design a vere e proprie costruzioni edilizie.
Non solo case stampate, ma interi quartieri stampati in tempi brevissimi e con costi enormemente ridotti. Un livello di sostenibilità che potrebbe crescere esponenzialmente e letteralmente rivoluzionare le nostre vite.
Che cos’è e quando è nata la stampa 3d.
La stampa 3d è stata brevettata nel 2014. Di seguito le parole scelte dal suo inventore Chuck Hull per raccontare la sua scoperta al mondo:
“Un sistema per generare oggetti tridimensionali basato sulla creazione di un modello trasversale dell’oggetto da costituire, sulla superficie di un medium fluido capace di alterare il suo stato fisico in risposta a stimoli sinergici quali radiazione incidente, bombardamento di particelle o reazioni chimiche, in lamine adiacenti che rappresentano le sezioni trasversali adiacenti successive dell’oggetto che si integrano tra loro, provvedendo ad una progressiva crescita per apposizione dell’oggetto desiderato, per cui un oggetto è creato da una superficie sostanzialmente planare del medium fluido durante il processo di formazione.”
In altre parole la possibilità di realizzare oggetti di varia dimensione, forma e materiale partendo da un modello digitale 3d. Il modello viene successivamente costruito da apposite stampanti che procedono per livelli sovrapposti, aggiungendo sezioni trasversali le une sulle altre per arrivare all’oggetto finito.
Si tratta di un mercato nettamente in crescita. Secondo le stime di Idc, nel 2019, il mercato dell’Europa occidentale ha raggiunto i 7,2 mld di dollari, con un trend di crescita del 29,6%, (molto superiore alla media mondiale).
Perchè la stampa 3d rivoluziona l’edilizia.
Nell’epoca in cui la digitalizzazione incontra sempre di più le esigenze della società alla ricerca di soluzioni innovative, ecco che in breve tempo la stampa 3d si è fatta largo in uno di quei settori che si prestano molto al progresso, quello dell’edilizia.
Notevoli i primi vantaggi che se ne possono trarre:
- I cantieri sono più brevi e coinvolgono meno persone per la costruzione.
- I costi si riducono drasticamente.
- Si può intervenire in casi di emergenza abitativa con soluzioni immediate e sicure.
- L’impatto ambientale è minimo, soprattutto perché oggi è possibile stampare partendo da una miscela di materiali reperibili localmente, come polveri di cemento, leganti e inerti.
Quest’ultimo punto apre l’interessante e impellente tema delle sperimentazioni di questa tecnologia in tutti i paesi invia di sviluppo, luoghi in cui sono necessarie soluzioni efficaci alla difficoltà di garantire alle persone edifici salubri e adeguati, ma a costi ridotti.
La ricerca di McKinsey.
Una ricerca del McKinsey Institute ha individuato la stampa 3D come un elemento fondamentale del “futuro digitale delle costruzioni” che rivoluzionerà il nostro modo di intendere le costruzioni nei prossimi 10/20 anni.
L’istituto di ricerca stima che questo business arriverà a superare i 10 miliardi di dollari entro il 2021. Ma non solo: la tecnologia di 3D printing offrirà una tale opportunità di crescita nel segmento edilizio da produrre un impatto economico tra i 230 e i 550 miliardi di dollari a partire dal 2025. Numeri incredibili per una tecnologia che ha appena iniziato ad esprimere le sue potenzialità.
Quali sono i passi per costruire una casa 3d.
Come per la costruzione di case tradizionali anche per la realizzazione di abitazioni stampate in 3d è necessario seguire la filiera dei permessi. In Italia spesso si lavora con le università che, come enti terzi e garanti, permettono di compiere tutte le azioni necessarie per verificare il rispetto dei canoni normativi vigenti e per trasferire sul mercato reale gli sforzi compiuti dalle aziende.
Questo tipo di collaborazione crea, per i progetti pioneristici, importanti casi studio di riferimento per i progetti successivi.
La stampa 3d nell’edilizia in Italia.
In questi anni, in Italia, l’interesse per questa nuova tecnologia si è intensificato. Si tratta di un interesse non solo legato alla novità, ma alle prospettive che la stampa 3d offre: rivoluzionare il mondo dell’edilizia per offrire qualcosa di più adatto alle esigenze della comunità. La flessibilità è il valore più forte che trasmette questo nuovo modo di intendere le costruzioni. Sia per quanto riguarda i materiali, sia le modalità di realizzazione.
Negli ultimi anni nel nostro Paese sono nati vari esempi di case costruite in 3d.
- Da Housing 05, la prima casa stampata in 3d d’Europa. Presentata in occasione del Salone del Mobile 2018 davanti al Duomo di Milano.
- Gaia la prima casa “naturale” al mondo stampata interamente in 3d. Presentata a Massa Lombarda dall’azienda Wasp.
Gaia è un piccolo edificio, di circa 20 mq, costruito con terra cruda, paglia, calce e lolla di riso.
Realizzata in dieci giorni, apre la strada alla sperimentazione con materiali poveri, di scarto o di riciclo, pensando di realizzare edifici di dimensioni maggiori.
La stampa 3d si coniuga con l’efficienza energetica, ma anche con la sensibilità all’impatto ambientale, considerando l’intera filiera produttiva.
Progettazione bioclimatica, materiali naturali, salubrità e comfort, sono le caratteristiche principali di questo progetto.
La stampa 3d nell’edilizia nel resto del mondo.
In Germania sta nascendo il più grande edificio residenziale mai realizzato in Europa con la stampa 3D. Si tratta di una palazzina di 3 piani, con 5 appartamenti e una superficie abitabile di 380 mq. Il progetto è stato commissionato da Michael Rupp Bauunternehmung e sorgerà a Wallenhausen entro sei settimane.
È la prova evidente che questo tipo di tecnologia può essere utilizzata anche per unità abitative di grandi dimensioni.
I livelli di applicabilità della stampa 3d quindi stanno superando i limiti previsti e oltre ogni aspettativa sono destinati a rompere sempre nuove frontiere.
Quello che possiamo fare è prenderne atto e agire di conseguenza.