Se un evento imprevisto impedisce di rispettare le scadenze fiscali, è possibile evitare le sanzioni?
Forza maggiore: un principio di tutela per il contribuente
Il nostro ordinamento prevede che, se un obbligo diventa impossibile da rispettare a causa di un evento imprevedibile e inevitabile, il contribuente non può essere sanzionato. Tuttavia, perché la forza maggiore sia riconosciuta, l’impedimento deve essere oggettivo, sopravvenuto e non dipendere da negligenza o dolo.
Nell’esempio della prima casa, l’ostacolo al trasferimento della residenza deve derivare da un evento straordinario verificatosi dopo l’acquisto, che l’acquirente non poteva prevedere né evitare.
Quando un evento è prevedibile, niente forza maggiore
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 20577 del 24 luglio 2024, ha ribadito questi principi in un caso riguardante la decadenza dalle agevolazioni fiscali per mancata rivendita di immobili entro tre anni.
Un’impresa immobiliare aveva acquistato 12 appartamenti con Iva ridotta, impegnandosi a rivenderli entro il termine stabilito. Tuttavia, il ritardo nella rivendita era stato causato da cause legali legate ai conduttori, che avevano fatto valere il diritto di prelazione. La società aveva invocato la forza maggiore per evitare la decadenza dall’agevolazione, ma i giudici hanno respinto il ricorso, ritenendo che il rischio di contenziosi fosse prevedibile sin dall’inizio.
Questa decisione conferma che la forza maggiore viene applicata con estrema rigidità in ambito fiscale. Il contribuente può invocarla solo in presenza di eventi straordinari, imprevedibili e indipendenti dalla propria volontà. Situazioni di normale rischio legale o economico, come ritardi burocratici o contenziosi prevedibili, non sono sufficienti a evitare la perdita delle agevolazioni e l’applicazione delle relative sanzioni.