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lunedì 23 Settembre 2024

Gli interventi di manutenzione degli esterni di casa da effettuare in autunno

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A fine estate è importante prendersi cura degli esterni di casa con un po’ di manutenzione, prima che l’inverno li danneggi.

L’estate sta finendo ed è arrivato il momento di fare un check-up agli esterni di casa, per prepararli al freddo e alle piogge autunnali e invernali. La manutenzione degli esterni è infatti più facile da effettuare con le temperature miti e le giornate ancora soleggiate di fine estate ed è fondamentale concluderla prima che le condizioni atmosferiche avverse possano causare danni più gravi e costosi da riparare. Ecco 8 aspetti a cui prestare attenzione.

1. Libera le grondaie dalle foglie

Le grondaie intasate dalle foglie sono un problema comune, che può rapidamente trasformarsi in un guaio se non rapidamente risolto. Gli accumuli di foglie possono infatti riversare cascate di acqua piovana sulle pareti di casa, favorire la crescita di muffe, funghi e parassiti e danneggiare le grondaie stesse. Appena gli alberi iniziano a perdere le foglie, è perciò importante monitorare la loro presenza nelle grondaie e sul tetto.

2. Ispeziona il tosaerba

Ispeziona il tuo tosaerba per assicurarti che sia in condizioni di funzionamento adeguate. Pulisci il telaio, affila le lame e pulisci il serbatoio. Utilizzerai infatti molto meno questo apparecchio nei mesi a venire ed è importante non lasciarlo fermo con sporcizia e benzina nel serbatoio perché potrebbe danneggiarsi.

3. Prenditi cura del prato

Settembre e ottobre sono mesi ideali anche per prendersi cura dei prati. Aera il prato per facilitare la germinazione dei semi e poi riseminalo se necessario. La primavera non è l’unico periodo ideale per farlo: anche la tarda estate e il primo autunno lo sono perché il terreno conserva il calore dei mesi estivi senza però ospitare i parassiti che proliferano nella bella stagione.

Inoltre, puoi calcificare l’erba, una tecnica utilizzata per ridurne l’acidità, per rafforzarne la fertilità e/o aumentarne i livelli di ossigenazione. Spargere calce a ottobre o novembre permette al prato di assorbirla attivamente durante la fase di dormienza invernale.

4. Cerca le crepe

Non è detto che la struttura esterna di casa presenti crepe, ma se così fosse ti conviene individuarle e ripararle prima che il clima peggiori. A causarle in genere sono i movimenti impercettibili del terreno o soprattutto i cambi di temperatura e di ombreggiature, che stressano la struttura e i suoi elementi. Anche le finestre possono risentire di questi effetti e vanno perciò ispezionate attentamente.

5. Controlla il tetto

L’elemento più esposto in assoluto agli agenti atmosferici è il tetto di casa, che va ispezionato con l’aiuto di professionisti, che sappiano come muoversi su un “terreno” pericoloso e scosceso. La superficie del tetto è infatti più vulnerabile di quanto pensiamo, da diversi punti di vista: le tegole possono spostarsi o creparsi e le fughe possono vedere la crescita di muffe e muschio. La riparazione o sostituzione delle tegole, l’idrolavaggio e la rimozione del muschio dovrebbero essere sufficienti, previo un controllo anche del sottotetto per rilevare eventuali danni.

6. Pulisci i pavimenti

Anche i pavimenti esterni – vialetti, cortili, dehor, balconi e terrazzi – necessitano di manutenzione annuale. A fine estate converrà ripulirli, anche nelle fughe, con un’idropulitrice, eliminare erbacce e muschio e liberare i fori che permettono il deflusso delle acque meteoriche. Inoltre, andranno riparati e impermeabilizzati se necessario, per evitare infiltrazioni e ristagni d’acqua, con prodotti specifici a seconda del materiale di cui sono fatti.

7. Ravviva gli elementi in legno

Nel caso di abitazioni con pavimenti, ringhiere, travi, mobili da giardino e altri elementi esterni in legno, è fondamentale manutenerli al termine di ogni estate dando loro una mano di impregnante o di olio specifico. Il sole estivo può infatti seccare il legno rendendolo più fragile e vulnerabile all’acqua. Miscele specifiche possono invece stendere un velo protettivo e idrorepellente su di loro, che penetra in profondità senza lasciare la superficie unta, esaltando il colore del legno e le sue venature.

8. Elimina la ruggine dagli elementi metallici

La principale nemica di cancelli, ringhiere, grate e mobili in ferro è invece la ruggine, antiestetica e pericolosa per la loro resistenza strutturale. Se la ruggine è appena presente, è possibile utilizzare un preparato detto “convertitore”, che trasforma l’ossido idrato di ferro in un complesso innocuo. Successivamente si può stendere uno strato di smalto o di vernice per rifinire dal punto di vista estetico. Se invece la ruggine è ovunque, il rivestimento andrà carteggiato con carta vetrata e spazzola di ferro, per portare a nudo il metallo, trattarlo con l’antiruggine e poi ridipingerlo.

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