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lunedì 23 Settembre 2024

Architettura bioclimatica: cos’è e quali benefici apporta

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Il paesaggio e l’edilizia diventano alleati con l’architettura bioclimatica, che tutela l’ambiente e la salute degli abitanti di casa.

Negli ultimi anni, l’ecologia applicata all’architettura è diventata ben più di una tendenza. L’architettura bioclimatica è tra le modalità più efficaci per unire i due mondi, ricercando la coerenza tra comfort ed efficienza energetica e tenendo sempre conto del contesto paesaggistico e della salute degli abitanti.

Cos’è l’architettura bioclimatica?

Non bisogna considerare l’architettura bioclimatica uno dei tanti trend che stanno interessando l’architettura di oggi in chiave sostenibile. Bisogna al contrario considerarla la nuova normalità nel settore delle costruzioni. La buona architettura in realtà è sempre stata un’architettura bioclimatica. Ma oggi, dopo l’evidenza dell’esplosione di una crisi energetica e ambientale non si può trovare qualità edilizia senza progettare in modo sostenibile.

Se ci concentriamo sul termine, l’architettura bioclimatica è definita come la progettazione e la costruzione di edifici che considerano il contesto ambientale e lo utilizzano a beneficio delle esigenze degli utenti dell’edificio. “Bioclimatico” si riferisce infatti al rapporto tra il clima e gli esseri viventi. Per questo motivo l’architettura bioclimatica studia innanzitutto le condizioni climatiche dell’ambiente in cui verrà costruito l’edificio, tenendo conto di una serie di elementi da sfruttare per offrire il massimo comfort evitando un elevato consumo di risorse e un’eccessiva quantità di emissioni di gas serra.

È complicato stabilire linee d’azione chiare nell’architettura bioclimatica perché per costruire una casa in Lapponia e nel deserto del Sahara bisogna adottare processi completamente diversi. Si può però creare una lista di controllo dei principali punti che potrebbero aiutare a integrare meglio ogni casa nell’ambiente in cui viene costruita e a utilizzare le risorse disponibili nel sito.

Il suolo

In questo caso è possibile sfruttare l’effetto climatico del suolo per ammortizzare e ritardare le variazioni di temperatura che si verificano durante la giornata. Ecco perché è comune vedere gli edifici basati sull’architettura bioclimatica “fusi” con il terreno, sfruttando il calore che viene da esso rilasciato e contemporaneamente isolando la casa. Da sottosuolo di ottiene anche energia geotermica, rinnovabile e costante, per climatizzare gli ambienti interni grazie a una pompa di calore.

L’orientamento

Un altro fattore spesso preso in considerazione nell’architettura bioclimatica è l’orientamento dell’edificio, perché influisce in modo diretto sulla regolazione della temperatura e ha un impatto sul consumo energetico. L’orientamento appropriato della casa, insieme all’uso di elementi ombreggianti (tende o vegetazione) consentiranno un controllo molto migliore su come la temperatura varia durante il giorno, i mesi e gli anni.

I materiali

I materiali utilizzati per costruire una casa secondo i principi dell’architettura bioclimatica devono essere sostenibili e rispettare l’ambiente. Ciò significa che devono innanzitutto provenire dalle vicinanze del sito di costruzione e poi che devono presentare un ciclo di vita – dal momento dell’estrazione a quello dell’eventuale dismissione – ecocompatibile.

Ma i materiali devono anche essere intelligenti per poter garantire prestazioni energetiche ottimali alle costruzioni. Questo tipo di architettura utilizza per esempio materiali a elevata inerzia termica o materiali a cambiamento di stato, che si adattano alle condizioni climatiche. Esempi concreti sono i vetri delle finestre che si oscurano automaticamente, le piastrelle che immagazzinano l’energia termica del sole o materiali che si riparano da soli per allungare la loro vita utile.

Dispositivi di protezione solare

Le schermature dal sole offrono un maggiore livello di comfort in casa riducendo quando necessario la luce solare e il calore che emette e bilancia quindi la temperatura, l’umidità e l’intensità della luce. Questi dispositivi di ombreggiatura sono progettati in modo tale da lasciar filtrare la luce per evitare di oscurare gli interni e di obbligare ad accendere luci artificiali. Un modo ancora più sano ed ecologico per filtrare la luce solare riducendo la temperatura interna è utilizzare come schermatura la vegetazione in corrispondenza delle finestre.

La ventilazione

Ventilare in modo naturale gli ambienti è importante anche nell’architettura bioclimatica perché contribuisce a fornire un adeguato comfort termico in ogni stanza e a migliorare la qualità dell’aria. In generale si utilizza la ventilazione meccanica per rinnovare l’aria mantenendo una temperatura ottimale.

Il paesaggio

Ci sono molti aspetti che dovrebbero essere considerati durante la progettazione di una costruzione che si inserisca alla perfezione nell’ambiente circostante proteggendo l’interno: il controllo delle radiazioni, del calore, del vento, della polvere, dell’evaporazione… Gli elementi del paesaggio come alberi, siepi e giardini possono contribuire con l’ombra, le brezze fresche e la ventilazione naturale, possono ridurre la temperatura delle pareti esterne e minimizzare l’esposizione al sole di finestre e aperture. Ma possono anche proteggere da piogge intense, vento e dalle polveri sottili.

I tetti verdi

I green roof sono diventati un elemento importante dello sviluppo urbano bioclimatico. Non solo migliorano l’aspetto estetico della struttura, ma garantiscono anche una maggiore schermatura rispetto alle alte temperature, un efficiente sistema di raccolta dell’acqua piovana, ombra e qualità dell’aria.

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