I sistemi di drenaggio urbano sostenibile salveranno le città dalle conseguenze più gravi di acquazzoni e inondazioni.
I sistemi di drenaggio contribuiscono allo sviluppo sostenibile migliorando la vivibilità dei luoghi in cui viviamo, lavoriamo e ci rilassiamo. Ciò è vero a maggior ragione oggi che tra le conseguenze climatiche del surriscaldamento globale iniziano a figurare acquazzoni sempre più intensi, che mettono a dura prova i sistemi. Anche il drenaggio urbano deve però essere sostenibile (SuDS), tenendo conto della quantità di acqua (inondazioni), della qualità dell’acqua (inquinamento) e della biodiversità (fauna selvatica e piante), oltre che dei servizi coinvolti.
Cos’è un sistema di drenaggio urbano sostenibile?
In ambienti naturali, la pioggia cade su superfici permeabili e penetra nel terreno tramite infiltrazione. Nelle aree urbane, dove molte superfici sono sigillate da edifici e pavimentazioni, l’infiltrazione naturale è limitata e le reti di drenaggio costituite da tubi e canali sotterranei deviano le acque superficiali verso i corsi d’acqua locali. In alcuni casi, ciò ha provocato inondazioni a valle e deterioramento della qualità dell’acqua del fiume, a causa di fogne sporche sopraffatte dall’acqua superficiale.
Nell’era del cambiamento climatico e con alti tassi di aumento della popolazione urbana aumenta perciò anche la necessità di un drenaggio alternativo come il SuDS. I sistemi di drenaggio sostenibile (SuDS) sono infatti soluzioni di drenaggio che forniscono un’alternativa alla canalizzazione diretta delle acque superficiali attraverso reti di condotte e fognature ai corsi d’acqua vicini. Imitando i regimi di drenaggio naturale, i SuDS mirano a ridurre le inondazioni delle acque superficiali, migliorare la qualità dell’acqua e aumentare il valore della biodiversità dell’ambiente. Come?
- gestisce i volumi di deflusso e le portate dalle superfici dure, riducendo l’impatto dell’urbanizzazione sulle inondazioni
- fornisce opportunità di recupero del deflusso
- proteggere o migliora la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento dovuto al deflusso
- proteggere i regimi di flusso naturali nei corsi d’acqua
- è in sintonia con l’ambiente e le esigenze della comunità locale
- fornisce un habitat attraente per la fauna selvatica nei corsi d’acqua urbani
- fornisce opportunità di evapotraspirazione dalla vegetazione e dalle acque superficiali
- incoraggia la ricarica naturale delle acque sotterranee
Il significato di un sistema di drenaggio urbano sostenibile si può perciò riassumere in 4 pilastri fondanti: il controllo della quantità di acqua che defluisce, la tutela della sua qualità, la tutela della biodiversità vegetale e animale e la creazione di spazi più vivibili per le persone.
Come funziona un SuDS?
Quando l’acqua di superficie vi scorre attraverso, il sistema di drenaggio urbano sostenibile, mette in atto diversi meccanismi di controllo:
- riduzione del volume di acqua immessa nella rete fognaria/fluviale, per esempio tramite intercettazione delle acque di ruscellamento sui tetti per un successivo riutilizzo o per stoccaggio e successiva evapotraspirazione, come accade nei tetti verdi
- pretrattamento tramite filtrazione naturale per rimuovere gli inquinanti dalle acque superficiali prima dello scarico nei corsi d’acqua o nelle falde acquifere
- sistemi di ritenzione che ritardano lo scarico delle acque superficiali nei corsi d’acqua fornendo ad esempio lo stoccaggio all’interno di stagni, bacini di ritenzione o zone umide
- sistemi di infiltrazione, come trincee e canali, che imitano la ricarica naturale, consentendo all’acqua di penetrare nel terreno
Come si decide dove collocarlo?
I SuDS che si infiltrano nel terreno si affidano al sottosuolo per le fasi di penetrazione e immagazzinamento dell’acqua superficiale. Le proprietà fisiche e idrogeologiche del terreno sono perciò importanti per decidere dove si possono localizzare i SuDS basati sull’infiltrazione perché determinano la facilità con cui l’acqua penetrerà, la sua qualità e il fatto che l’infiltrazione abbia o meno un effetto sulla stabilità del suolo.
Affinché il SuDS basato dreni efficacemente, il terreno superficiale e la geologia sottostante devono perciò essere drenanti. Le sabbie e le ghiaie, ad esempio, sono generalmente più permeabili dei limi e delle argille. I depositi superficiali o di substrato roccioso a drenaggio libero hanno generalmente porosità più elevate e quindi più spazio per fornire capacità di stoccaggio. La percolazione dell’acqua dai SuDS, inoltre, può causare un temporaneo aumento del livello delle acque sotterranee quando lo spazio dei pori si riempie d’acqua. La zona al di sopra della falda acquifera perciò deve essere spessa tanto da accogliere questo innalzamento di livello.
Per quanto riguarda la stabilità del suolo, il rilascio di quantità limitate di acqua nel terreno è generalmente un meccanismo efficace per lo smaltimento delle acque superficiali. Se la portata aumenta, i rischi riguardano:
- la creazione di vuoti dalla dissoluzione di rocce e minerali solubili
- ristagni d’acqua a valle che portano ad un aumento del potenziale di frane
- cambiamenti nel contenuto di acqua sotterranea che portano alla compressione e al cedimento del suolo
Rispetto alla qualità dell’acqua, c’è il rischio che le acque sotterranee si deteriorino a causa dell’infiltrazione di acque superficiali contenenti sostanze contaminanti originate dalle superfici su cui scorrevano prima dell’infiltrazione.