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sabato 23 Novembre 2024

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POCITYF: il progetto per città d’arte smart

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Anche le città d’arte possono diventare smart: ci pensa POCITYF progetto europeo per la twin transition.

Entro il 2050 si prevede che l’80% della popolazione vivrà nelle aree urbane ma le città sono già responsabili dell’80% del consumo globale di energia, soprattutto a causa dei consumi energetici dell’edilizia. In Europa il patrimonio edilizio conta però numerosi edifici di interesse storico, artistico e architettonico, che necessitano di processi di riqualificazione e digitalizzazione appositi. È proprio questo l’obiettivo di POCITYF (A POsitive Energy CITY Transformation Framework), progetto europeo per coinvolgere anche le città d’arte nella transizione smart verso le energie rinnovabili.

Cos’è POCITYF?

Le città d’arte devono spesso affrontare restrizioni legali nell’ammodernamento di edifici di interesse storico e architettonico, ma ciò non significa che non possano essere accompagnate nella transizione verso un futuro sostenibile. Sulla base di questa convinzione, POCITYF vuole migliorare in modo significativo i livelli di prestazione energetica delle città, consentendo la realizzazione in Europa di Distretti Energetici Positivi.

Il progetto, finanziato dall’UE, coordinato da João Gonçalo Maciel e della durata di 60 mesi (da ottobre 2019 a settembre 2024), mette all’opera tecnologie innovative per città d’arte smart in due cosiddette “Lighthouse Cities”, Alkmaar (Olanda) ed Évora (Portogallo), per replicare in un secondo momento in 6 “Fellow Cities”: Bari (Italia), Celje (Slovenia), Granada (Spagna), Hvidovre (Danimarca), Ioannina (Grecia) e Újpest (Budapest, Ungheria). POCITYF combina perciò Positive Energy Blocks (PEB) con flessibilità della rete, mobilità elettrica e tecnologie ICT innovative, nel rispetto del patrimonio culturale urbano.

Soprattutto, sviluppa strategie di coinvolgimento di cittadini, amministratori locali, urbanisti, università e imprenditori in uno sforzo coordinato per modellare lo sviluppo futuro delle città europee. Per garantire che il progetto fornisca un impatto a lungo termine sulle città, infatti, POCITYF si concentra sui bisogni dei cittadini e adotta un design incentrato su di loro. Il consorzio che promuove il progetto, guidato da EDP Labelec, è formato da 46 partner provenienti da 13 paesi: Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Slovenia, Ungheria, Danimarca, Finlandia, Austria, Belgio e Svizzera.

La strategia di POCITYF si basa su quattro Energy Transition Tracks (ETT) multidisciplinari e complementari, cioè soluzioni integrate (IS) interdisciplinari e complementari in termini di necessità a cui si rivolgono. Gli IS si basano su tecnologie sia mature che innovative e l’ambizione è fare dell’Europa il continente leader nella realizzazione di un ambiente di vita autosostenibile, rispettoso dell’ambiente e incentrato sui cittadini nei distretti urbani.

I tre obiettivi di POCITYF

POCITYF ha tre obiettivi in particolare per le città d’arte smart. Il primo è di mettere all’opera nelle due Lighthouse Cities soluzioni a livello di edificio e di quartiere che consentano l’aumento dell’autoconsumo energetico, del risparmio energetico e della quota di energia rinnovabile prodotta localmente. Ciò porterà alla realizzazione di Distretti Energetici Positivi (PED), localizzati in distretti urbani ad uso misto, compresi quelli con patrimonio culturale. Tra le soluzioni studiate ci sono:

  • soluzioni P2P per la gestione e lo stoccaggio dell’energia che supportano la flessibilità della rete e la riduzione delle limitazioni
  • mobilità elettrica come abilitatore della flessibilità della rete, per velocizzare la decarbonizzazione dei mezzi privati e pubblici
  • soluzioni ICT di ultima generazione all’interno delle piattaforme cittadine esistenti, per creare un ecosistema innovativo e accessibile a tutti
  • servizi e soluzioni di coinvolgimento attivo delle persone affinché i cittadini partecipino alla co-creazione, al processo decisionale, alla pianificazione e alla risoluzione dei problemi

Il secondo obiettivo è di replicare le suddette soluzioni nelle altre città già nominate e in seguito in tutta Europa. Come?

  • Identificando le barriere normative, gli aspetti legali e la sicurezza e protezione dei dati, per proporre raccomandazioni pratiche su come superarli
  • Progettando modelli di business e di investimento che considerino l’intero ciclo di vita dei PED e testandoli per ridurre i rischi tecnici e finanziari per gli investitori
  • Rafforzando i legami e l’innovazione cooperativa con altri progetti di città e comunità intelligenti e stabilendo connessioni con città di dimensioni, geografia, zone climatiche e situazioni economiche diverse

La rete di città d’arte smart

L’obiettivo finale di POCITYF è di creare e coordinare una rete di città d’arte smart per le aree del patrimonio culturale. Secondo l’Historic Urban Landscape Approach adottato dall’UNESCO, il patrimonio urbano costituisce infatti una risorsa chiave per migliorare la vivibilità delle aree urbane. Rappresenta infatti una fonte di coesione sociale, combinando fattori di diversità e motori di creatività, innovazione e rigenerazione urbana. Adattandosi all’approccio del paesaggio urbano storico, POCITYF cerca perciò di aumentare la sostenibilità degli interventi di pianificazione e progettazione considerando l’ambiente costruito esistente, il patrimonio immateriale, la diversità culturale, i fattori socio-economici e ambientali insieme ai valori della comunità locale.

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