L’ambiente domestico influenza la qualità della vita delle persone: ecco come riorganizzare casa per migliorare la salute e l’umore.
Una casa disordinata, con gli spazi ripartiti in modo non funzionale e che non rispecchia le abitudini dei sui abitanti influisce in modo irreparabile sulla qualità della vita. Riorganizzare casa può perciò essere un atto terapeutico: non solo fa risparmiare tempo e denaro, ma anche risorse fisiche e mentali, creando un ambiente in cui alleviare lo stress. Nella vita si accumula già abbastanza tensione al lavoro, con la burocrazia o con le disavventure quotidiane. La permanenza in casa dovrebbe invece rappresentare un rifugio sicuro. Ecco qualche consiglio per far sì che sia davvero così.
Inizia da un decluttering
Riorganizzare casa significa innanzitutto liberarsi degli oggetti inutili. Ci vuole infatti pochissimo tempo ad accumulare arredi, complementi d’arredo e altri oggetti superflui, a causa di acquisti sbagliati, regali non graditi o nella convinzione che prima o poi sarebbero tornati utili. Il risultato è una casa visivamente e concretamente disordinata, più difficile da pulire, ma soprattutto da vivere con serenità. Prima di riorganizzare gli spazi e gli arredi, perciò, è indispensabile eliminare quelli che non trovano spazio nella nuova concezione dell’ambiente domestico.
Il semplice atto di stare seduti in una stanza disordinata o ingombra può infatti causare stress, come insegna il feng shui, perché mette di fronte a una quantità eccessiva di informazioni da elaborare per l’occhio e perché rappresenta un promemoria visivo di quanto lavoro sia ancora necessario fare per pulire casa. Al contrario, trovarsi in uno spazio caratterizzato da ordine, tranquillità e manifestazione fisica dei propri gusti, può calmare e aiutare a scaricare lo stress. Ciò non significa naturalmente che si debbano gettare via soprammobili, mobili, abiti, libri e altri oggetti ancora in buono stato. Se proprio non servono e non è possibile riutilizzarli, si possono sempre vendere sfruttando mercatini e piattaforme web che trattano l’usato oppure, ancora meglio, donare a chi ne ha bisogno.
Riorganizza gli spazi secondo le tue abitudini
L’importanza di costruire una planimetria di casa che rispecchi le preferenze e le abitudini di chi la abita può sembrare scontata. Ma spesso per mancanza di tempo, denaro da investire e soprattutto per pigrizia, accettiamo di continuare a vivere in una casa che non è pensata su misura per noi. Una volta eliminato il superfluo con il decluttering, è ora di valutare la disposizione, la grandezza e la destinazione degli spazi, per capire se può andare o se è ora di rivederla per seguire i cambiamenti intercorsi nelle nostre abitudini.
È in arrivo un figlio? Bisognerà trovare uno spazio da adibire a nursery e camera da letto. Lavori da casa? Ti servirà un ufficio o per lo meno un angolo ufficio ricavato in una stanza. In casa ci sono due persone che studiano o lavorano da remoto? Dovranno avere spazi e strumenti dedicati senza che si disturbino a vicenda. Ti piace leggere? Prevedi un angolo con una poltrona e una bella lampada dalla luce calda nei pressi della libreria. Riorganizzare casa significa infatti soprattutto renderla più simile possibile a se stessi.
Migliora la qualità dell’aria
Tra i fattori che più influenzano la qualità della vita in casa c’è la qualità dell’aria che respiriamo. Riorganizzare casa può perciò essere un’ottima occasione per concentrarsi sul miglioramento dell’areazione e della ventilazione, che favoriscono i ricambi d’aria e abbassano l’umidità scongiurando tutto ciò che ne consegue, tra muffe e batteri. Un’alternativa è utilizzare un deumidificatore o, al contrario, un umidificatore qualora l’aria sia troppo secca.
Attenzione poi ai filtri dell’aria condizionata: se non sostituiti e puliti periodicamente possono ospitare e diffondere per casa particelle pericolose per la salute. Il decluttering stesso serve in realtà anche a diminuire gli anfratti in cui possano depositarsi la polvere e le muffe, rendendo la casa più facile da pulire. Un’altra buona abitudine è quella di utilizzare solo prodotti naturali per la pulizia e l’igiene, in modo da non rilasciare nell’aria sostanze alla lunga dannose.
Scegli il design biofilico
A prescindere dai tuoi gusti in fatto di arredamento e dalle tue necessità, valuta di includere elementi di design biofilico. Si tratta della pratica di connettere le persone e il mondo naturale all’interno degli ambienti costruiti, cioè di portare la natura in casa. Non si tratta solo di estetica, ma anche di stile di vita e di modo di pensare e lavorare. Richiede infatti un approccio sensoriale che consideri l’aspetto, l’odore e le sensazioni dati dal luogo in cui si vive, rivelando una natura olistica, da implementare grazie a un approccio interdisciplinare collaborativo.
L’uomo ha infatti una necessità fisica e mentale, dimostrata scientificamente, di fare continua esperienza diretta e indiretta della natura e il design biofilico risponde a questo bisogno. Tra gli elementi volti a fornire un’esperienza diretta ci sono naturalmente le piante e i fiori, da integrare anche in modo originale in casa con pareti verdi oppure piccoli orti sul balcone. E poi la luce naturale, da preferire a quella artificiale, così come la ventilazione e perciò i frequenti ricambi d’aria. Anche l’acqua può essere utilizzata come elemento d’arredo, sotto forma di acquari o fontanelle. E il fuoco? Anche un caminetto contribuisce a portare la natura in casa. Ma la natura si può evocare anche in modo indiretto, scegliendo materiali, forme e colori naturali per l’arredamento, simulazioni di luce naturale e fotografie che ritraggono la natura.