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martedì 3 Dicembre 2024

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Arena del futuro: un’opportunità per la mobilità elettrica

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Grandi novità per la mobilità elettrica italiana. Con il progetto Arena del futuro finalmente si può parlare di ricarica elettrica direttamente nelle aree di sosta della rete autostradale, una mancanza che non poteva più aspettare e che rendeva difficili tutti gli spostamenti in auto elettrica un po’ più lunghi del solito.

Non si tratta di una novità assoluta, ma finora le installazioni erano non solo ridotte, ma private di un piano specifico.

Ora invece anche l’Italia si aggiunge al novero dei Paesi dove sono in corso le relative sperimentazioni della ricarica auto in autostrada. Diverrà infatti operativo dal prossimo autunno un circuito sperimentale di 1050 metri situato a Chiari (in provincia di Brescia), accanto all’autostrada A35 nota anche come Brebemi.

 

Arena del futuro, il progetto

Un progetto che vede più soggetti coinvolti: l’A35 Brebemi-Aleatica, ABB, Electreon, Fiamm Energy Technology, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre e Università di Parma. L’obiettivo, si legge nel comunicato di A35, è lo sviluppo di un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci a zero emissioni lungo corridoi di trasporto autostradali.

Le autostrade elettriche non sono un concetto nuovo. Si tratta di infrastrutture pensate per ricaricare i veicoli a batterie in modalità wireless o tramite linee aeree di contatto. Paesi come Svezia, India e Germania si sono già cimentati nell’impresa con progetti dalle dimensioni e caratteristiche differenti.

L’unicità di questo progetto rivoluzionario risiede proprio nel vedere scendere in campo congiuntamente, per la prima volta al mondo, un pool di importanti realtà industriali internazionali affiancate da prestigiose Università e Istituzioni, con lo scopo di analizzare tutti i dati che emergeranno durante i prossimi mesi di lavoro e di studio relativi a questa avveniristica tecnologia.

 

I 4 obiettivi del progetto

Il progetto si articola in almeno quattro azioni e in particolare prevede:

  1. la costruzione di un anello di asfalto di 1.050 metri alimentato con una potenza elettrica di 1MW, situato in un’area privata dell’autostrada A35 in prossimità dell’uscita Chiari Ovest
  2. l’applicazione della tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer” a diverse gamme di veicoli elettrici in ambiente statico e dinamico
  3. la connettività avanzata mediante tecnologie 5G e IoT (Internet of Things) per garantire la massima sicurezza stradale e ottimizzare la produttività dei veicoli commerciali
  4. l’ottimizzazione della pavimentazione stradale al fine di renderla più durevole e non alterare l’efficienza della carica induttiva.

 

Arena del futuro, la tecnologia in campo

Relativamente alla ricarica wireless dei veicoli, il progetto sperimentale prevede la costruzione di un anello di asfalto lungo poco più di un chilometro e denominato “Arena del Futuro”. Collocato in un’area privata dell’autostrada A35, in prossimità dell’uscita Chiari Ovest, l’anello si caratterizza per il fatto che sotto l’asfalto saranno installate delle spire metalliche in grado di trasmettere elettricità senza fili ai veicoli che ci transitano sopra. Per i test di ricarica saranno usate due auto elettriche Stellantis e un bus Iveco.

La tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer” nel caso in questione è stata messa a punto dall’azienda israeliana Electreon. Nel dettaglio, il suo funzionamento prevede l’inserimento nell’asfalto, a circa 8 centimetri di profondità, delle spire in rame per la ricarica a induzione. Quest’ultime si attivano e ricaricano un veicolo, predisposto per ricevere il flusso elettrico in modalità wireless, durante il suo percorso lungo l’anello.

 

Soluzione ad hoc per il problema dell’autonomia

L’obiettivo, una volta conclusa la sperimentazione e ricevute tutte le garanzie riguardo l’efficacia della ricarica auto in autostrada e la sua sicurezza in qualsiasi condizione operativa, è quello di cominciare a dotare i normali percorsi autostradali di tratti adibiti alla ricarica dei veicoli elettrici, contribuendo così a risolvere il problema della loro attuale scarsa autonomia nei lunghi tratti di percorrenza.

 

Un lavoro congiunto verso la carbon neutrality

Nei prossimi mesi, le parti coinvolte lavoreranno insieme perché automobili, autobus e veicoli commerciali elettrici possano essere alimentati dalla carica induttiva dinamica senza contatto.

Dall’analisi dei dati, sarà possibile dimostrare l’efficacia di questa avveniristica tecnologia e finalmente concretizzare la mobilità a zero emissioni sui corridoi di trasporto autostradali.

Le autostrade elettriche non sono un concetto nuovo. Si tratta di infrastrutture pensate per ricaricare i veicoli a batterie in modalità wireless o tramite linee aeree di contatto. Paesi come Svezia, India e Germania si sono già cimentati nell’impresa con progetti dalle dimensioni e caratteristiche differenti.

 


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