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giovedì 21 Novembre 2024

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I dispositivi indossabili, dallo sport alla salute

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I dispositivi indossabili, detti anche “wearable device” sono dispositivi intelligenti, tecnologicamente sofisticati, che possono essere indossati dagli utenti o applicati ai capi di abbigliamento. Possono essere collegati ad altri dispositivi elettronici come gli smartphone, wireless o tramite tecnologia Bluetooth, permettendo non solo il rilevamento, ma anche l’immagazzinamento e lo scambio di dati di diverso tipo, in maniera immediata e spesso senza il bisogno dell’intervento umano.

Variano per tipologie e ambiti di utilizzo e il loro impiego sta diventando sempre più comune.

Alcuni infatti consentono di facilitare l’accesso da parte degli utenti alle informazioni, mentre altri consentono di evitare situazioni di pericolo, di superare determinati ostacoli o limiti o di effettuare dei compiti impossibili per gli esseri umani senza il supporto della tecnologia. Pensiamo ad esempio ai dispositivi indossabili che consentono di raccogliere dati sull’ambiente circostante (monitorando per esempio qualità dell’aria).

 

Dispositivi indossabili: come funzionano?

Il principio è semplice: l’Internet of Things permette a qualsiasi oggetto di connettersi a internet. E i wearable device sfruttano proprio questo tipo di tecnologia.

Gli smartwatch e i braccialetti da fitness raccolgono, per esempio, dati biometrici che vengono automaticamente inviati ad altri dispositivi intelligenti come gli smartphone, offrendo agli utenti la possibilità di accedervi in qualsiasi momento, in qualunque luogo.

 

Le tappe di sviluppo

Il primissimo wearable device è stato il dispositivo creato da Edward Thorp e Claude Shannon negli anni ’60 viene spesso ritenuto il primo computer indossabile, anche se è possibile considerare il classico orologio tascabile o da polso una sorta di “antenato” della tecnologia indossabile.

Thorp aveva come obiettivo quello di creare un piccolo dispositivo indossabile da posizionare all’interno delle sue scarpe per barare nel gioco della roulette: la tecnologia in questione, infatti, pare fosse in grado di prevedere dove si sarebbe fermata la pallina nel tavolo da roulette.

Oggi ovviamente l’azienda leader incontrastata nel mondo dei wearable è, secondo i dati della IDC, la Apple, che con prodotti come Apple Watch, Airpods e cuffie Beats, è al primo posto in termini di “spedizioni” di questi prodotti, avendo consegnato, nell’ultimo trimestre del 2019, 29,5 milioni di device di questo tipo.

Sono stati invece consegnati da Xiaomi oltre 12 milioni di prodotti, mentre 8,3 milioni sono i dispositivi indossabili di Samsung e 7,1 milioni quelli consegnati invece da Huawei.

 

Dispositivi indossabili: le categorie

L’utilità di questi dispositivi nella vita quotidiana si è fortemente amplificata negli ultimi anni e sono aumentate anche le possibili applicazioni di questi dispositivi.

 

Wearable per l’orecchio o hearable

Sempre più diffusi e sofisticati sono i cosiddetti “hearables” ( che fonde i termini “wearable” e “headphone”): si tratta di cuffie indossabili che si collegano allo smartphone tramite Bluetooth o anche in modalità wireless. Tra tutti i dispositivi indossabili i “dispositivi per l’orecchio” sono quelli più richiesti, avendo raggiunto i 40,7 milioni di unità consegnate (una crescita del 242% rispetto al terzo trimestre del 2018).

Altri hearables come Cosinuss’ Degree° consentono di misurare la temperatura corporea e forniscono all’utente suggerimenti sulla cura, rivelandosi così una fonte di dati potenzialmente utile, per esempio, per i medici, per la valutazione dell’andamento dello stato di salute dei pazienti.

Dispositivi per l’orecchio come Vi Sense o Vinchi possiedono degli assistenti virtuali propri, incorporati, che possono essere utili per diversi scopi: informare l’utente sul battito cardiaco, ricordargli di fare esercizio fisico, di prendere le medicine o di sottoporsi a una visita medica.

 

SmartWatch e braccialetti

Con la maggior parte degli smartwatch si possono effettuare chiamate, inviare e ricevere messaggi o visualizzare foto e tanto altro. Le potenzialità di questi dispositivi sono esponenziali: i braccialetti da fitness possono essere molto utili per il monitoraggio di parametri fisiologici, risultando particolarmente utili per diversi sport. Consentono agli utenti di monitorare l’attività fisica, il battito cardiaco ma anche la velocità, il tempo, la distanza percorsa, così come le calorie bruciate.

Gli smartwatch stanno diventando sempre più sofisticati e specialmente sempre più utili in ambito medico: l’orologio Move ECG consente di effettuare un elettrocardiogramma e di inviarlo al medico, mentre l’HeartGuide OMRON permette di misurare la pressione arteriosa.

 

Occhiali e fotocamere indossabili

Tra i più noti ci sono i Google Glass, messi in vendita per la prima volta negli Stati Uniti nel 2014 e che, collegandosi a Internet e sfruttando la realtà aumentata, consentono agli utenti di accedere alle informazioni che vengono presentate sul display posizionato su una delle lenti. Le immagini, ad alta definizione, vengono proiettate sugli occhi degli utenti e i contenuti vengono visualizzati come se ci si trovasse di fronte a uno schermo di 25 pollici, a una distanza di due metri.

 

Abbigliamento e accessori

Per quanto riguarda invece gli indumenti, esistono vari capi in grado di agevolare e ottimizzare una serie di attività quotidiane. Per esempio, magliette e pantaloncini intelligenti che consentono di misurare diverse variabili fisiologiche durante lo svolgimento dell’attività fisica: dotati di sensori ad hoc, consentono di monitorare l’attività muscolare ma anche il battito cardiaco e la respirazione. I dati vengono inviati tramite Bluetooth allo smartphone attraverso un’apposita applicazione.

 

I vantaggi dei wearable

Abbiamo visto da tutti questi esempi che il vantaggio primo fra tutti è l’utilità: poter tenere traccia dei propri parametri biometrici e del nostro esercizio fisico in maniera quantitativa e oggettiva, aiuta a mantenersi in salute aumentando la consapevolezza di noi stessi; la possibilità di avere un second screen a portata di polso come per smartband e smartwatch semplifica la vita con la tecnologia nel quotidiano sempre connesso. La vera domanda è un’altra: arrivati a questo punto riusciremmo mai a farne a meno?

 


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