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domenica 24 Novembre 2024

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Una gestione smart dei rifiuti nelle città del futuro

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Quando si parla di città intelligenti una delle prime cose che ci si aspetta è proprio una soluzione ecologica e sostenibile al problema della gestione dei rifiuti.

Si tratta di un tema caldo e complesso, ma con ampi margini di miglioramento. Se da un lato l’emergenza covid-19 ha causato un rallentamento nell’evoluzione dello smaltimenti rifiuti, dall’altro le tecnologie sempre più sviluppate e l’avvento del digitale ci hanno permesso di compiere importanti passi in avanti in questo settore.

 

La situazione attuale nella gestione dei rifiuti

La situazione di difficoltà causata dall’ondata della pandemia ha messo di certo in luce le già esistenti criticità del sistema impiantistico nazionale. L’Italia si trovava già prima ad affrontare il problema della raccolta, gestione e smaltimento di rifiuti e il covid-19 ha amplificato il tutto.

Le Regioni si sono trovate costrette a emanare nuove regole basate su limitazioni e restrizioni.

Come ad esempio il divieto di fare la raccolta differenziata per i soggetti positivi o la sospensione della raccolta dei rifiuti ingombranti che, per ovvie ragioni, si è dovuta scontrare con le riduzioni di orario di accesso alle piazzole ecologiche. Ma la questione più impellente è stata quella dei rifiuti ospedalieri che ha vissuto una crescita esponenziale.

Una pressione senza precedenti che ha messo a dura prova la consueta struttura di gestione dei rifiuti.

 

La rivoluzione digitale nella gestione dei rifiuti

Le smart city, realtà sempre più in via di sviluppo, hanno fatto della rivoluzione digitale un trampolino di lancio per raggiungere importanti traguardi, anche nel campo della gestione dei rifiuti.

Nello specifico intelligenza artificiale e machine learning lavorano in sinergia per aumentare la qualità del servizio e di conseguenza la qualità della vita, assicurando sostenibilità ambientale e una governance efficace.

Sono sempre di più gli esempi di come le tecnologie possano rendere smart il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti, confermando l’ipotesi che questi tipi di intervento possono davvero fare la differenza per intere città.

 

L’economia circolare

Prima di analizzare le tecnologie smart nella gestione dei rifiuti è bene affrontare un argomento a monte, ovvero il modello dell’economia circolare. Si tratta di un modello economico sempre più diffuso all’interno delle città intelligenti, poiché punta alla riduzione dello scarto. Alla base vi è il principio dell’esauribilità delle risorse a nostra disposizione, esteso poi al settore dei rifiuti.

Ecco perché è meglio trasformare uno scarto in una nuova risorsa da reinserire nel ciclo, piuttosto che adottare un modello lineare che produrrebbe, a sua volta, un nuovo scarto.

 

Le soluzioni smart

Smart Waste Collection Systems è il progetto presentato dal Luxemburg Institute of Science and Tecnology allo Smart City Expo World Congress di Barcellona. È una soluzione ideata per rendere intelligente la raccolta dei rifiuti indifferenziati.

La situazione di partenza è questa: ogni giorno i veicoli per la raccolta dei rifiuti girano la città per raccogliere la spazzatura. Seguono calendari fissi molto rigidi che però non tengono conto del fattore stagionalità che impatta sul grado di deterioramento del rifiuto.

Cosa significa?

Non tutti i giorni viene depositata la stessa quantità di spazzatura.

Inoltre non viene fatta un’adeguata differenza fra le esigenze del singolo e le esigenze di realtà come ristoranti, negozi o commercianti, che ovviamente richiederebbero interventi diversi.

In questo contesto interviene l’Internet of Things, che permette di monitorare le piattaforme di raccolta e adeguarla in funzione dei dati.

Così facendo il settore del riciclaggio dei rifiuti guadagna nuove opportunità per ridurre l’inquinamento. Oltre che per migliorare la qualità dei servizi e creare nuovi indicatori di prestazioni.

Ad oggi in Italia, in alcuni comuni, l’accesso ai contenitori per i rifiuti avviene solo previa identificazione dell’utente mediante apposite applicazioni per smartphone o l’utilizzo della tessera sanitaria. Questo sistema permette di controllare il comportamento dei cittadini e i quantitativi di raccolta differenziata.

Lo smart bin

È una delle soluzioni più innovative per l’economia circolare e la sostenibilità ambientale presentato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) alla fiera internazionale sulla Green Economy.

Lo smart bin è un cestino intelligente alimentato a energia solare. Riduce il volume dei rifiuti introdotti al suo interno e comunica con i centri di raccolta per ottimizzare gli svuotamenti e abbattere i costi di gestione.

I cassonetti intelligenti

Un altro esempio innovativo realizzato nel Nord Italia è quello dei cassonetti smart che, grazie a sensori ottici al laser e una soluzione IoT, riescono ad individuare i livelli di riempimento al proprio interno. Il loro sistema di gestione si basa appunto su un software per la raccolta e archiviazione dei dati relativi ai cassonetti stessi, utilizzati per ottimizzare le operazioni di gestione rifiuti.

Sistemi di videosorveglianza

Alcune aree di raccolta e gestione rifiuti oltre a richiedere l’identificazione dei cittadini tramite tessera sanitaria o app su smartphone, vengono videosorvegliate da telecamere dedicate.

Tramite un sofisticato software di riconoscimento delle azioni questo permette di seguire e tracciare il comportamento dei singoli cittadini e verificare eventuali comportamenti anomali.

I 5 benefici che derivano da una gestione smart dei rifiuti

  • Immediatezza e trasparenza dei dati
  • Eliminazione dei costi della raccolta rifiuti non necessari
  • Riduzione dell’inquinamento ambientale
  • Individuazione di percorsi più convenienti
  • Miglioramento dell’efficienza

 

Si parte dai condomini sostenibili

Il condominio rappresenta uno specchio in scala del nostro modello sociale attuale. Ecco perché è un ottimo banco di prova per l’attuazione di progetti di sostenibilità e di risparmio energetico.

In Italia ben il 75% della popolazione ha scelto il condominio come forma di abitazione.

Intervenire su di esso rappresenta di fatto un’occasione anche di trasformazione della vita di gran parte della comunità verso una maggiore consapevolezza e benessere. 

 

 

 


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