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lunedì 23 Settembre 2024

ACQUA: Risparmio, Recupero, Riuso

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ACQUA: Risparmio, Recupero, Riuso

Considerato il petrolio del futuro, l’acqua è un bene essenziale per la sopravvivenza dell’essere umano così come degli ecosistemi: contribuisce a regolare il clima, a generare economia e a sostenere la società.

L’Italia è, sicuramente, tra i Paesi maggiormente ricchi di acqua ma purtroppo deve fare i conti con volumi molto elevati di consumi e di altrettante perdite nella rete di distribuzione, pari a circa il 23%.

A gravare ulteriormente le cose, intervengono i cambiamenti climatici causati del riscaldamento globale di cui ormai da anni siamo tutti testimoni.

Il primo obiettivo che la società deve raggiungere, quindi, è la consapevolezza del valore dell’acqua quale bene prezioso, promuovendo comportamenti e abitudini più sostenibili.

Nel nostro Paese consumiamo in media 220 litri di acqua potabile al giorno e, secondo l’ISTAT, il 47,9% prelevato alla fonte non raggiunge il consumatore finale a causa delle dispersioni idriche della rete; tratteniamo inoltre solo l’11% dell’acqua piovana e non abbiamo attuato validi sistemi di recupero.

Criticità

L’acqua di cui disponiamo è, pertanto, minacciata da molteplici fattori: inquinamento industriale, sviluppo urbano, scarico delle acque reflue, mancanza di depurazione delle acque per circa 6 milioni di italiani.

Secondo il FAI – Fondo Ambiente Italiano, siamo il primo Paese d’Europa per prelievo d’acqua, circa 428 litri pro capite e consumiamo il 25% in più del consumo medio di un cittadino italiano.

Abbiamo perso quelle attenzioni e quei “buoni comportamenti” della gestione delle risorse naturali tipici delle società più povere, è un po’ come dire che il benessere ci ha “dato alla testa”, portandoci ad essere più “spreconi”.

Iniziative

L’allarme siccità che arriva regolarmente ogni estate evidenzia come qualcosa, nel ciclo dell’acqua nel nostro Paese, non funzioni: è necessario e urgente sviluppare una strategia nazionale per incentivare il risparmio, il recupero e il riuso dell’acqua.

Su queste premesse, il FAI ha lanciato la campagna #salvalacqua, con “l’obiettivo di raggiungere un’elevata efficienza nella gestione del ciclo idrico, sia con nuovi impianti di alta tecnologia sia attraverso il recupero di sistemi storici tradizionali, i cosiddetti traditional knowledge”.

Il FAI si è, inoltre, fatto promotore di un blue deal coinvolgendo attorno ad un tavolo i principali attori del sistema: è nato così, nel 2018, il “Patto dell’acqua” composto non solo da principi ma di una serie di proposte concrete volte ad attuare l’agognato cambiamento.

Ha preso, quindi, avvio la stesura del Libro Blu, un documento condiviso che vuole essere la sintesi della visione e delle istanze di tutti gli aderenti al Patto. 

A sostegno della risorsa idrica è scesa in campo anche Legambiente che ha organizzato un forum dedicato alla filiera della sostenibilità dell’acqua: un’occasione di confronto sulle buone pratiche da adottare in nome della tutela, zero sprechi e il riuso dell’acqua.

Comportamenti virtuosi

Ma ognuno di noi può, nel proprio quotidiano, contribuire attivamente a questa importante campagna adottando comportamenti virtuosi:

  • riutilizzare l’acqua piovana per annaffiare o per usi non potabili
  • utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico e con lavaggi ECO
  • chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la barba
  • evitare di rilasciare nello scarico dei lavandini o del WC sostanze inquinanti
  • aggiustare eventuali perdite idrauliche in casa: ricordiamo che un rubinetto che perde spreca fino a 6mila litri di acqua all’anno

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